La Città aperta di Teju Cole
La città aperta del titolo è New York. Teju Cole non ne svela alcun segreto, ma riesce a perdersi nelle sue strade, dentro i musei e gli appartamenti, seguendo un parallelo filo mentale di vagabondaggio, e per questo è stato avvicinato (direi giustamente) al grande W.G.Sebald. Un lucente non – romanzo, con una architettura emozionale davvero toccante, scolpito attraverso un flusso di meditazioni incatenate l'una alle altre come a costruire un gioiello. Teatri della mente, in successione come passeggiando lungo Central Park. Esperienze che hanno bisogno di un racconto dettagliato per acquistare un loro valore. Grande attenzione per il paesaggio ed i fenomeni atmosferici, come è saggio fare quando ci si muove in una metropoli leggendaria. Ho amato questo libro, lo considero un tributo al Tempo che ci travolge e raramente ci rende migliori.