Amore

Tutte-le-Fortune aveva un amore. Un di quelli che si hanno quando si è ancora giovani, ma cominciano a comparire i capelli bianchi e sono una cascata.

Lei era stata lontana e lui aveva amato come gli stilnovisti, come Cino, come Jacopone, come Guido Cavalcanti, come quando si amano i fantasmi.
Poi c’era stato un novembre in bianco e nero in cui si erano amati come ci si ama in Francia, a Parigi, con la pioggia e tutto il resto.
Poi gli anni scanditi dai capodanni erano passati e loro erano sempre là.

Nel giugno di quell’epoca, lei era di nuovo a un passo dal partire. Ancora, tornare ad attraversare l’oceano, con i suoi pensieri enormi che nessuno poteva conoscere. Lui viveva a casa di lei, in quella casa piena di zanzare, in un quartiere popolare, o che in altre ere astrologiche era stato un quartiere popolare.

Lui alla partenza di lei non pensava mai. Lei ci pensava sempre, a sentir quello che diceva, ma forse sempre era impossibile, si diceva lui.

Simone Lisi