The Big Rooms

Women who live in major cities often dream that their dwellings have been enhanced and augmented by nocturnal powers beyond their comprehension. They explore the generously proportioned extra rooms, gloat at the near-infinite closet space. They walk out onto unexpected terraces to behold fabulous views of the park, the skyscrapers downtown, the harbor. They wake up to disappointment. They wake up cramped.

'Why,' they wordlessly wonder, 'must I work so hard to get so little?'

A change of scenery is long overdue, at this point in their lives. 

Weary metropolitan women check in at the Big Rooms Hotel. They're shown, by the courteous Staff, to suites which appear vastly beyond their economic means. 

They can sleep if they want to, but many choose to wander about their temporary hypertrophic quarters until breakfast, which is included. 

In the dining room at Ground Level, they feast on calorie-free ostrich eggs and brontosaurus bacon.

'This is the real life,' they think, as the bottomless cup of coffee flows in and down. 'This is how I want to live, forever and ever.'

On their way back upstairs, some turn to the receptionist and wistfully ask, "When's check-out time?"

"Oh, don't worry about it," he reassuringly answers. "In fact, why not stay another night? Your outfit goes so well with the wallpaper. It's on the house."

The house he's talking about is enormous. There's room for many, many frustrated women, big and small. Maybe all of them can fit.

***

Le grandi stanze

Donne che vivono nelle città importanti sognano spesso che le loro residenze siano state migliorate e maggiorate da poteri notturne oltre la loro comprensione. Esplorano le spaziose stanze aggiunte, gongolano i capienti armadi. Escono sulle terrazze inaspettate per mirare splendide viste del parco, i grattacieli del centro, il porto. Si svegliano deluse, angustiate.

'Perché,' si chiedono mute, 'devo lavorare tanto per ottenere così poco?'

Cambiare aria è necessario a questo punto delle loro vite.

Donne metropolitane stanche arrivano all'hotel Big Rooms, firmano il registro e vengono accompagnate dal cortese personale verso suite all'apparenza ben oltre le loro possibilità economiche.

Possono dormirci, se desiderano. Ma molte scelgono di vagare per i loro ampi alloggi temporanei fino all'ora della colazione, che è inclusa. Nella Sala Pranzo a pianterreno si abboffano di uova di struzzo e pancetta di brontosauro senza calorie.

'Questa è la vita vera,' si dicono, mentre bevono l'infinito caffè. 'Voglio vivere così per sempre.'

Prima di tornare ai piani superiori, alcune di loro chiedono malinconiche all'addetto alla reception, "A che ora bisogna effettuare il check-out?"

"Oh non preoccupartene," risponde lui rassicurante. "Anzi, perché non rimani un'altra notte? La tua mise è talmente in armonia con la carta da parati. Offre la casa."

La casa di cui parla è vasta. C'è posto per tante, tante donne frustrate, grandi o piccole che siano. Forse ci possono stare tutte. 

matthew licht