Livin' in The Box
Capitalist hospitality has reached terminal decadence.
A hotel in the southwest corner of the United States has added a grotesque artistic feature to its reception area.
Conceived by some conceptualist, The Box is inhabited 24/7/∞ by models/actors/performance artists who might otherwise have had to find work in restaurants, delivery, or shared automobile transportation.
Guests who check in may observe or ignore the lives being lived in The Box. The boxed humans punch computer keys, converse on cellphones, simulate claustrophobia-induced panic, or just lie in the transparent coffin with no clothes on, doing nothing. Nothing useful, that is.
Where have all the bellboys, cigar girls, and hotel dicks gone?
Delivery, call center, on-line sex, and the military, that's where.
***
La vita inscatolata
L'ospitalità capitalista è giunta alla decadenza terminale.
Un hotel nell'angolo sudovest degli Stati Uniti ha aggiunto una grottesca attrazione artistica al banco dell'accoglienza.
Concepito da qualche concettualista, The Box è inabitato 24/7/∞ da modellə/attorə/performancə che altrimenti avrebbero dovuto cercare impiego nei settori di ristorazione, consegna a domicilio o trasporto in automobile condiviso.
Gli ospiti che si registrano possono osservare o ignorare le vite che trascorrono in The Box.
Gli esseri umani inscatolati si trastullano con tastiere di computer, conversano su telefonini, simulano il panico claustrofobo, oppure stanno sdraiati nudi o quasi nella bara trasparente a non fare nulla. Nulla di utile, insomma.
Dove sono i facchini, le sigaraie e i detective d'albergo di altri tempi?
A fare consegna a domicilio, call center, sesso on-line e l'esercito, ecco dove.