Funhouse
Color TV? Check.
Stationery and envelopes in the desk drawer? Check.
Extra blankets in the closet? Check.
Vibrating mattress for a quarter in the slot? Uh...nope.
Mirror on the wall by the door? Yup.
Mirror over the sink in the bathroom? Yes indeed.
Good. Mirrors, hotel commodities often taken for granted, are of crucial importance to how guests present themselves to the world outside their rented temporary lodgings.
But those are standard mirrors. The kind that only reflect what you put before them. Best face forward and all that.
The Funhouse Hotel conceives mirrors differently.
Women come to the Funhouse to see themselves not as they are or how they'd like to be. They want a distorted, insane vision, for reasons only they understand.
Management remains on the discreet, profitable side of the bizarre reflective surfaces, and asks no questions.
***
Specchio delle loro frane
Tivù a colori c'è.
Cartoleria con lo stemma dell'hotel pure.
Coperte extra nell'armadio? Eh sì ci sono.
Materasso vibrante a gettoni? Ehm... no.
Specchio affisso al muro vicino alla porta d'entrata della stanza? C'e!
Specchio sopra il lavabo nel bagno? Pure.
Bene. Gli specchi, elemento alberghiero spesso dato per scontato, sono di cruciale importanza per i graditi ospiti che tengono alle apparenze nel mondo fuori dagli alloggi temporanei.
Ma quelli sono specchi ordinari, del tipo che riflettono solo ciò che gli viene posto davanti. Mettiamo buon viso a cattivo gioco, ecc.
L'Hotel Funhouse concepisce diversamente gli specchi.
Le donne vengono a stare qui per vedersi non come sono o come vorrebbero essere viste. Desiderano di se stesse una visione distorta, pazza, per motivi che solo loro capiscono.
La Gestione rimane dal lato discreto e redditizio delle bizzarre superfici riflettive e non fa domande.