The Gray

Sometimes you don't want a lot of light in your life. The world is ever flashier, faster, more violent and largely unfair. When it's all too much, check out of grim reality and into the Gray.

The Gray is generic, even, neutral. The room rates are moderate.

The receptionist is dressed in a gray flannel suit, but not of the business-y sort. Under the jacket is a gray T-shirt, or a gray sweatshirt in the months that’re less hot. His/her hair, if any is present, is a luminous gray. The Gray hires the elderly. They have more experience, and memories of how the world was, once.

The elevator exudes calm and a scent of ash.

The blankets are soft, warm, nearly human. The gentle showers release streams of reassurance. Grab a gray bathrobe, check yourself out in the soft-focus mirror. You look hot in the suffused light. Not too hot. Medium hot.

Stretch out on the wide bed, turn on the TV. What you see isn't a test signal, exactly. Nor the standard cathodic snow-storm. The sound recalls the thrum of a motor, the engine of a tramp steamer on a steady course to some indefinite fog-bound port. Dreamless sleep will soon wash over all.

Breakfast is oatmeal.

Checkout time is whenever you feel like it, more or less. The cleaning staff appreciates guests who don’t overstretch working hours. The Gray's stationery includes gray envelopes in which to leave discreet gratuities.

There'll be a break in the low cloud cover, eventually. The light will come down. Rainbows will appear.

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Il Gray

A volte si vuole meno luce nella propria vita. Il mondo è sempre più scintillante, rapido, violento ingiusto. Quando senti che non ne puoi più, esci dalla truce realtà ed entra nel Gray.

Il Gray è generico, neutrale. I prezzi sono modici.

L'addetta/o alla Reception veste un completo di flanella grigia, ma non stile business. Sotto la giacca una maglietta grigia, oppure una felpa grigia nei mesi meno torridi. I suoi capelli, se di capelli ne ha, sono di un grigio luminoso. Il Gray dà lavoro alle persone anziane. Hanno più esperienza, e ricordi del mondo di una volta.

L'ascensore traspira tranquillità e profumo di cenere.

Le coperte sono morbide, calde, quasi umane. Le accoglienti docce rilasciano un tiepido flusso rassicurante. Mettiti l'accappatoio grigio, guardati allo specchio leggermente sfocato. Nella luce soffusa della stanza sei scottante. Ma non troppo. Scottante il giusto.

Sdraiati sul lettone, accendi la tivù. Ciò che vedrai non è un segnale di prova. Neppure la solita tormenta catodica. Il ronzio è quello di un motore, forse di un tramp steamer in rotta per qualche indefinito porto avvolto nella nebbia. Presto calerà un sonno libero da sogni.

A colazione fiocchi di avena.

Il check-out si effettua quando vuoi, più o meno. Gli addetti alla pulizia delle camera apprezzano gli ospiti premurosi che non gli allungano gli orari. La cartoleria del Gray include buste grigie nelle quali lasciare discrete mance.

Si aprirà prima o poi un varco tra la bassa nuvolaglia. Scenderà la luce. Appariranno arcobaleni.

matthew licht