Hotel Dreamicide

A man entered the Kranepool at an hour when not many people do. He looked upset, and was unable to speak when he reached the reception desk. His hands shook. He shook all over.

The upset man

"Do you need a room?" the Night Porter asked him, "or an ambulance? Should I call the cops, perhaps?"

The man nearly collapsed, made animal sounds at the back of his throat.

The Night Porter reached into a drawer, pulled out a bottle. "Here, drink some of this," he said.

A few gulps of dark rum seemed to steady the man's nerves. "I was walking by," he said, "and it hit me that I've already been in this hotel."

"That," the Night Porter said, "is entirely possible." He looked the man over, but he'd never seen him before. "We're happy to have you back."

"You don't understand," the man said, and took another slug. "This is the first time I’ve been here in this town. But I know this hotel."

The Night Porter took back the bottle, re-stashed it in the drawer. "We live in confusing times, sir. Would you like me to check the register?"

"Oh gawd, no! That might only confirm it."

"Confirm what?"

"That I did something horrible here."

"Like what? Shit on the mattress?" There had been several such cases, recently.

"Like murder some poor woman who came to meet me up in my room and leave her dead body stuffed under the extra blankets in the closet."

The Night Porter shook his head. The guy looked so harmless. "Sure you didn't just dream this?"

"Over and over again. But the worst part is, I know I'm gonna get away with it, and have to live with the guilt forever."

"We all make mistakes. Listen, you look worn out. I can give you a good rate on a single room. We got a lot of vacancies tonight"

"There's a room waiting for me at the end of the line. It's small, and it’s either got bars or else the walls are padded. That's where I'll pay for whatever I've done or not done. Dreams aren't innocent. And we're all guilty of having dreamt."

With that, the man turned, crossed the lobby, walked through the Kranepool's revolving door and disappeared back into the night.

***

Sognicidio hoteliero

Un uomo entrò nel Kranepool a un'ora in cui entrano solo pochi. Era turbato, non riusciva a parlare quando giunse alla reception. Gli tremavano le mani. Tremava tutto.

L’uomo sconvolto

"Le serve una stanza?" gli chiese il portiere di notte, "oppure un'ambulanza? Forse dovrei chiamare la polizia."

L'uomo ebbe quasi un collasso, fece rumori animaleschi in fondo alla gola.

Il portiere di notte aprì un cassetto e ne tirò fuori una bottiglia. “Tieni, bevine un po’,” disse.

Una lunga sorsata di rum scuro sembrò calmare l'uomo. "Passavo di qui," disse, "e fui colpito dalla sensazione di essere già stato in questo hotel."

"Ciò," disse il portiere di notte, "è decisamente possibile." Squadrò l'uomo, ma non l'aveva mai visto prima. "Siamo lieti di riaverLa ospite."

"Non capisci," disse l'uomo, e bevve ancora. "Questa è la prima volta che mi trovo in questa città. Ma conosco questo hotel."

Il portiere di notte riprese la bottiglia e la rimise nel cassetto. "Viviamo in tempi confusi, signore. Se vuole, posso controllare il registro."

"Oddio no! Ciò lo potrebbe confermare."

"Confermare cosa?"

"Che qui ho fatto qualcosa di orribile."

"Tipo? Ha cagato sul materasso?" C'erano stati recentemente dei casi simili.

"Tipo uccidere qualche povera donna venuta a trovarmi nella mia stanza, e nascondere il suo cadavere sotto le coperte extra dentro l'armadio."

Il portiere di notte scosse la testa. L'uomo gli sembrava innocuo. "Ma è sicuro di non averlo solo sognato?"

"L’ho sognato spesso. Ma la parte peggiore è sapere che la farò franca, e che dovrò vivere per sempre col senso di colpa."

"Sbagliamo tutti. Senta, Lei mi sembra sfinito. Le posso fare un ottimo prezzo. Abbiamo tante stanze vuote stanotte."

"C'è una stanza che mi aspetta a fine corsa. Una stanza piccola, con delle sbarre, oppure imbottita. In quella stanza pagherò per ciò che ho fatto o non fatto. I sogni non sono innocenti. E siamo tutti colpevoli di aver sognato."

Detto questo, l'uomo si girò, attraversò di nuovo la hall, uscì per la porta girevole del Kranepool e risparì nella notte.

matthew licht