From a Hotel in Belgium, 1967

Life is dull in the northern industrial provinces. Chemical breezes pale our colors. Progressive political ideas never had much effect in these parts. Movies and magazine from nearby France were a stronger influence, and what we saw in them have become treasured memories.

We finished school, joined the workforce, got married, had children, and went off to live in different towns. Occasionally we get together again at a hotel in the city, where we imagine no one knows who we are, or who we were.

Some elements of childhood are still within us, never extinguished, never satisfied. We didn't know the rules of the games we really wanted to play. We learned only later that there are no rules, and that the game only ends when all the players are dead.

We left faded traces on the sheets and on the wall-to-wall carpeting. We took a few pictures, so that someone somewhere might know that once we were alive, really alive.

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Da un hotel in Belgio, 1967

La vita è monotona nelle province industriali del nord. I colori sbiadiscono sotto le brezze chimiche. Idee progressiste dall'estero non hanno molto effetto, da queste parti. Film e riviste arrivate dalla vicina Francia erano più influenti, e sono diventati ricordi preziosi.

Abbiamo finito le scuole, siamo entrati nel mondo del lavoro, ci siamo sposati e abbiamo fatto figli, ci siamo trasferiti verso paesini di periferia. Ogni tanto ci ritroviamo in un albergo in città, dove ci immaginiamo che nessuno si ricorda più chi siamo o chi eravamo.

Alcuni elementi d'infanzia risiedono ancora in noi, mai estinti, mai soddisfatti. Non sapevamo le regole dei giochi che volevamo giocare davvero. Abbiamo imparato solo dopo che non ci sono regole, e che il gioco finisce solo quando tutti i giocatori sono morti.

Abbiamo lasciato pallide macchie su lenzuola e moquette. Abbiamo scattato qualche foto per far vedere a qualcuno da qualche parte che una volta eravamo vivi, veramente vivi.

matthew licht