Down the Drain
A guest returns to the hotel, weary after a day spent in a strange town. Shoes left outside the door to the room will be taken away overnight, only to reappear in the morning, shined. Worn clothes are stuffed into bags in anticipation of check-out. 11 a.m.'s a bit like death, every day.
The room's warm, the lights are on. A nude guest parades before the window. If anyone's looking, fine. They're all strangers out there anyhow. A chance to make someone's evening, who knows?
Lotions in tiny bottles, soap wafers wrapped in plastic envelopes, a flimsy cap for the hair, if the guest doesn't want to get wet all the way, or waste time with the hair dryer.
Hot water’s free, in the Hotel-o-Sphere. You could stay in there all evening long, and no one would complain. Room rates eventually rise, however.
A scene from an old murder movie comes to mind. A woman on the run, her guilty thoughts made audible by the black-and-white magic of cinema. A lunatic with a blade adds a dark fluid to the water that spurts from the shower-head. She screams silently. The light ebbs from her eyes as her diluted blood flows down the drain.
That horror motel was only a morbid Hollywood nightmare. This hotel's a safe place. No one can enter your room unless they have the pass key, and that's stashed safely in a drawer of the Reception Desk.
The guy behind the counter seemed trustworthy, didn't he?
***
Giù giù glu glu glu
Una persona stanca torna all'hotel dopo una giornata trascorsa in una città sconosciuta. Le scarpe lasciate fuori dalla porta della stanza verranno portate via per riapparire di primo mattino, lustrate. Gli abiti sparsi sulla moquette e sul letto verranno stipate in un saccone per il check-out, una piccola morte che avviene ogni giorno alle 11.
La stanza è calda, tutte le luci sono accese. Le tende sono aperte, anzi spalancate. Se qualcuno vuol guardare, che importa? Tanto là fuori sono tutti sconosciuti. Un'occasione per rallegrare la serata di un'altro essere umano, chissà.
Lozioni in bottigliette, gallette di sapone avvolte in bustine di plastica, una cuffia per chi non volesse bagnarsi i capelli, o sprecare tempo sotto il fragore del fon.
Non esistono bollette dell'acqua calda nella dimensione alberghiera. Potresti passare tutto il giorno nella cabina e nessuno se ne lamenterebbe. I costi delle stanze potrebbero eventualmente salire però.
Torna a mente una scena di un vecchio film giallo. Una donna in fuga, i suoi pensieri colpevoli resi udibili grazie alla magia bianca-e-nera del cinema. Un lunatico con un coltello fa scrosciare un fluido scuro che si unisce all'acqua che sgorga dalla doccia. La donna urla in silenzio. La luce dei suoi occhi si spegne mentre il suo sangue diluita sparisce giù per lo scolo.
Quel motel dell'orrore era solo un morboso incubo di Hollywood. Questo hotel è un luogo sicuro. Nessuno può entrare nella tua stanza, a meno che non abbiano la chiave universale, e quella chiave lì è dentro un cassetto sotto il banco della reception.
Quel tipo alla Reception sembrava affidabile, vero?