Hotelicide
Hotels are places to stay in a strange towns where you’ve gone on business or for pleasure. They’re also anonymous locations in which to conduct furtive sexual encounters, or plan criminal activities, or hide from the cops. But some people check into hotels to end it all.
Others check into hotels to get murdered, although of course they don't know this at the time.
Some hotels have heavier murder/suicide rates than others. This may be due to their prices, location or reputation for discretion.
Police term these deaths hotelicides.
Something to think about, next time you hand over your ID and sign a register.
Hotel Kranepool’s management refuses to release information about its suicide/murder rate, but Madame Ozmya, the Kranepool's resident psychic/trance medium has contacted several hotel victims/killers. These are their stories.
Q: What moved you to kill a fellow human being?
A: There's no meaning in life except for homicide. But in the end, the life I took was my own.
Q: How did you find your room?
A: We looked behind the door, and there it was. Inside it was another door that led to death.
Q: Were there enough towels?
A: Not enough to absorb all the blood on the floor.
Q: Who did you want to hurt?
A: Myself, and then everyone who ever met me.
***
Hotelicidio
La gente pensa agli hotel come posti dove soggiornare in città non loro dove sono andati per affari, o come luoghi anonimi dove condurre furtivi incontri sessuali, tramare attività criminali o nascondersi dagli sbirri. Ma alcune persone vanno in hotel per farla finita.
Altri ci vanno per essere assassinati, anche se al momento non lo sanno.
Alcuni alberghi vantano un tasso maggiorato di suicidio/omicidio. Ciò potrebbe essere dovuto ai loro prezzi, ubicazione o reputazione per riservatezza e discrezione.
La polizia chiama queste morti hotelicidi.
Qualcosa a cui pensare, la prossima volta che porgi il documento e firmi un registro.
La Gestione di Hotel Kranepool si rifiuta di rilasciare informazioni sul tasso di suicidio/omicidio dello stabile, ma Madame Ozmya, la sensitiva in residenza al Kranepool, ha contatto diverse vittime/carnefici d'hotel. Ecco le loro storie.
Cosa ci aspetta oltre la soglia?
So che dovrei dire, un bellissimo buio, la pace, il significato della vita. Invece è tutto mooooolto noioso.
Perché hai tolto la vita alla tua vittima?
Quella pezzente non aveva altro da togliere. Ma poi ho parificato sparandomi un colpo agli occhi.
La morte ci insegue, o ci accompagna?
Mi sono sempre chiesta cosa fosse quell’ombra che non mi mollava un’istante ovunque c’era luce. Ora non ce n’è più, di luce o di ombre. Forse è sollievo ciò che provo.
Eravate molto innamorati, vero?
Mio padre è sempre stato un grande egoista, un prepotente. Eravamo d’accordo che ci smezzavamo la dose. Lui invece se l’è schizzata tutta. Si è scusato, diceva che non l’aveva fatto apposta, ma ho visto rosso. E poi ho visto nero. Era l’asfalto del parcheggio sotto l’hotel.