Summer’s Soft

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The hot season passes too soon in a fog of sweat and suntan oil. Flashes of greasy light reflect off water and a pair of anointed legs spread in sleep on a deck chair made of stretched strips of faded blue plastic tubing.

And she’s gone.

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A row of wooden dressing cabins groan in memory of what happened within their shadows.

Bathing suits are ridiculous. Life’s a nude beach, an open bar.

And they’re gone.

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A woman who looked back and the wind blew her hair like the seagrass on the dunes and the years that’d passed between burned in the light.

And she’s vanished with them.

***

La morbida estate

La stagione calda passa in fretta, in mezzo a una nebbia di sudore e crema solare. Lampi di luce oleosa riflessi dall’acqua e da gambe unte divaricate nel sonno su una sdraio fatta di tubi di plastica blu sbiadita.

Non c’è più.

Una fila di cabine spogliatoi mugugnano al ricordo di ciò che è successo dentro le loro ombre.

Sono scomparse.

I costumi da bagno sono ridicoli, dicono. La vita è una spiaggia nuda, un bar dove non si paga niente.

Non esistono più.

Una donna che guardò da dietro le spalle e il vento le mosse i capelli come l’erba frusciante sulle dune. Gli anni passati bruciarono nella luce e non lasciarono traccia.

Sono svaniti con lei.

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matthew licht