Hotel Goddess Vicki Baum

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Vicki Baum wrote the first international bestseller. Menschen im Hotel (in English, and most other languages, the title is Grand Hotel) launched a raft of popular phenomena, and propelled the spunky author towards Broadway and then Hollywood, where she enjoyed further success, until she didn’t anymore. 

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Born in Vienna, she had a career as a musician, and learned to box at a Berlin gymnasium where Marlene Dietrich also trained. Legend has it she could knock most men out with a right or a left. She was also hell with a jump-rope. 

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The hotel that brought her fortune and fame was a fantastical re-imagination of the Adlon, in Berlin, which was bombed nearly flat during the Second World War. Readers wander through closed doors, behind the scenes, into the minds of the various classes and types of people who stay, work, screw, kill themselves and steal in hotels. 

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Vicki Baum’s metaphor for life in modern society is the hotel’s revolving door, which turns perpetually. People come and go. They have faces and names, which no one remembers. The rooms gotta be cleaned. Breakfast’s gotta be served. Shoes gotta be shined. Management declines all responsibility for valuables not left in the safe behind the Reception Desk. 

Check-out’s at 11 a.m. Tips are greatly appreciated. 

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Dea d’Hotel Vicki Baum

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Vicki Baum ha scritto il primo bestseller internazionale. Menschen im Hotel, Grand Hotel in quasi tutte le altre lingue, ha scatenato una caterva di fenomeni popolari, e lanciò la sua autrice verso Broadway e poi Hollywood, dove il suo successo finì, e piuttosto male anche. 

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Nata a Vienna, fece carriera come musicista, e imparò il pugilato alla stessa palestra berlinese dove si allenava Marlene Dietrich. Secondo la leggenda poteva stendere qualsiasi uomo con un destro o sinistro. Ed era impareggiabile nel saltare la corda.

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L’hotel che le portò gloria e ricchezza era una fantasiosa ricreazione dell’Adlon, a Berlino, che fu quasi raso al suolo nella Seconda Guerra Mondiale. Il lettore vaga per porte chiuse, dietro le quinte, dentro le coscienze delle varie tipologie e classi di persone che soggiornano, lavorano, trombano e rubano negli hotel.

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Vicki Baum pone come metafora della vita nella società moderna la porta girevole dall’hotel, che non smette mai di vorticare. La gente va e viene. Hanno nomi e volti che nessuno si ricorda. Le stanze vanno rigovernate. Bisogna servire la colazione. Le scarpe vanno lustrate. La gestione declina ogni responsabilità per oggetti di valore non consegnate alla cassaforte della Reception. 

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Il check-out si effettua alle undici di mattino. Sono gradite le mance. 

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matthew licht