Guest Artist Manlio Bigeschi: The Horizontal Life
Born in Colombia, baptized by fire on Madison Avenue in the 1970s, Manlio Bigeschi gave up the advertising racket’s fast lane for the hotel life in Europe. Ensconced in his lake-view Suite in a mountainous country that once valued secrecy, he writes murder mysteries. He says he does other stuff, too.
We asked him to mount an exhibition in the Kranepool’s lobby. He said, “Hell yes.” A few days later, he checked in with a small package. We asked him to explain its contents.
Hotel Kranepool: How many men have you killed, sir?
Manlio Bigeschi: What, you think I haven’t killed any women and children too? (laughs) I guess you mean, in the murder mystery bestsellers. I’m pretty sober, in that respect. One murder per story’s enough for me. Hope it’s enough for whoever buys books these days. The world seems to be in gore-feast mode, which makes me think. Who’s going to have time to read murder mysteries when all the zillionaire dictators have moved to Outer Space and bands of lean, hungry barbarians roam the Earth?
Hotel Kranepool: We think we read somewhere that you grew up in a hotel…
Manlio Bigeschi: It’s true. My folks were rather extremely gypsyish. Pop conducted his dirty business in far-flung places like Istanbul, Dar es Salaam, Kingston… Jamaica, not Queens. Mama usually accompanied him. Either they worked together, or else she didn’t trust him. In any case, they’d leave me in the tender care of the hotel personnel. So I’ve come full-circle. The staff at the place where I live now are discreet, attentive, and above all, quiet.
Hotel Kranepool: Were the “Eloise” books an influence?
Manlio Bigeschi: Huh? What’re you talking about? She was cleared in that cult slay matter.
Hotel Kranepool: What makes a hotel legendary?
Manlio Bigeschi: Look, I didn’t check in here at the Kranepool to talk about hotels. Anyone who wants to can look at my ad campaigns in old magazines, if they haven’t all been incinerated. Your legendary establishment is ultimately responsible for The Horizontal Life.
Hotel Kranepool: When you told us the show’s title, we kinda expected something a little more…spicier. Y’know, like the horizontal Lambada.
Manlio Bigeschi: An unevenness in the weekly blog struck me a jarring blow. There was already too much up n’ down in there. Such T&A refuses to become blatant, or is incapable of raw, throbbing honesty. Made me wanna size things up, tone ‘um down a bit, restore just proportions. For you. Just for you.
Hotel Kranepool: New formats might be considered a form of renovation. Like building a new hotel without destroying the old one inside it.
Manlio Bigeschi: Sure, think of it that way.
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Guest Artist Manlio Bigeschi: La vita orizzontale
Nasce a Cartagena, Colombia. Si fa le ossa lavorando in pubblicità a New York, negli anni 70 dell’ultimo secolo. Manlio Bigeschi molla la frenetica vita Vip per una tranquilla vita d’albergo in Europa. Insediato nella sua Suite con vista lago in un paese montuoso dove una volta si pregiava la riservatezza e il segreto, scrive gialli. Sostiene di fare anche altre cose.
Lo abbiamo invitato a installare una mostra nella hall del Kranepool. Si è presentato alla Reception con come solo bagaglio un pacco molto sottile. Gli abbiamo chiesto di spiegarne il contenuto.
Hotel Kranepool: Quanti ne hai ammazzati, mister?
Manlio Bigeschi: Suppongo che intendiate nei gialli. Lì sono piuttosto sobrio, almeno in quanto al numero delle vittime. Un omicidio a libro mi sembra sufficiente. Spero che basti anche a chiunque li compri. Il mondo è entrato in una fase cruenta, e ciò mi preoccupa. Chi avrà tempo per leggere gialli nel prossimo futuro in cui tutti i miliardari e dittatori si saranno trasferiti su Marte, e bande di barbari scarni e affamati scorrazzeranno sulla terra bruciata?
Hotel Kranepool: Crediamo di aver letto da qualche parte che sei cresciuto in hotel.
Manlio Bigeschi: È vero. I miei erano alquanto zingareschi. Papà faceva i suoi loschi affari in posti esotici e lontani: Istanbul, Dar es Salaam, Kingston… e Mamma l’accompagnava. Lavoravano insieme, oppure lei non si fidava, chissà. In ogni caso, mi lasciavano in balia del personale d’albergo. Quindi ho fatto un giro completo. Lo staff dell’hotel dove attualmente risiedo è discreto, premuroso, solerte e soprattutto silenzioso.
Hotel Kranepool: Cosa rende leggendario un hotel?
Manlio Bigeschi: Senti, non ho fatto il check-in qui per parlare di hotel. Chiunque abbia voglia può consultare le mie campagne pubblicitarie sulle vecchie riviste, se non sono ancora state incenerite. Comunque, il grande Kranepool è responsabile per La vita orizzontale.
Hotel Kranepool: Quando abbiamo letto il titolo della mostra, veramente abbiamo pensato a qualcosa di più ehm, piccante.
Manlio Bigeschi: Ho notato un certo disordine nel blog. C’era troppo su e giù. Troppe tette, troppi culi che si rifiutano di essere sfacciati, o che sono incapaci di essere brutalmente onesti. Mi hanno provocato a tagliare, rimettere ordine e proporzione. Per voi. Solo per voi.
Hotel Kranepool: I nuovi formati si potrebbero percepire come rinnovi. Come costruire un nuovo hotel senza distruggere quello vecchio che vi è contenuto.
Manlio Bigeschi: Pensatela pure così.