Hotel Antro-Etno versus Hotel Global Cosmopolitan
La scienza avanza. La tecnologia progredisce inesorabile e spietata. I cacciatori-raccoglitori hanno sempre meno spazio in cui muoversi. L’ospitalità evolve.
L’estetica cambia. Certi alberghi si rinnovano costantemente, serrati nella lotta per essere il più moderni possibile. Altri si aggrappano alle atmosfere del passato.
Un tale direttore d’albergo si preoccupa che l’arredamento del suo stabilimento possa risultare poco sofisticato, addirittura primitivo. Un altro certo manager spera che i suoi graditi ospiti non ispezionino le lenzuola e gli asciugamani alla brutale luce del giorno. L’illuminazione è comunque di cruciale importanza per entrambi.
L’hotel più vecchio della città è dirimpetto a quello più moderno. Che si tratti di una coincidenza?
Si guardano l’un l’altro da diverse prospettive, con differenti emozioni.
Ciò che sei, dice l’uno, io fui.
Ciò che sono, risponde l’altro, tu non sarai mai.
***
The Anthro-Ethno vs. The Global Cosmpolitan
Science advances. Technology progresses relentlessly, remorselessly. Hunter-gatherers of all tribes have less and less room to move. Hospitality evolves.
Aesthetics shift. Some hotels renovate constantly, locked in the struggle to be up-to-date, on-the-edge, or even avant-garde. Others cling grimly to the look and feel of the past.
One hotel manager worries that his establishment’s décor might be seen as unsophisticated, or primitive. Another hopes his guests won’t examine the sheets and towels in the brutal light of day. Illumination, however, is of crucial importance to both.
The oldest hotel in town is directly across the street from the most modern: a coincidence?
They regard each other with various emotions, from different perspectives.
What you are, says one, I was.
What I am, says the other, you will never be.