Hare Kranepool
A colleague writes from Poona, India:
Young travelers arrived in droves, once. We were unprepared to accomodate them, so they mounted their pup-tents and wikiups by the temple. Or perhaps that’s what they intended to do anyhow, since they’d brought those crude shelters with them.
Then the Beatles changed their minds.
The unwashed hordes moved on.
An economic boom in the not-too-distant past has left our fine city with a stately lodging. The new tourist crowds we have attracted are orderly. They appreciate fine vegetarian food and running water.
They are a musical crowd, and are at least partially aware of our culture.
So far the only complaint about the ceaseless chanting, the thundering pakawaj and zinging kartals has come from an employee, the Night Porter.
He was instantly dismissed.
The new Night Porter is a saffron-colored leather sign that says, “Be Right Back”.
To date, there have been no distressing incidents in the darkest hours.
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Hare Kranepool
Un collega ci scrive da Puna, India:
Giovani viaggiatori sciamavano, una volta. Non avevamo le strutture per accomodarli, quindi allestivano le loro tende e bicocche nella zona del tempio. O forse intendevano fare così in primo luogo, visto che si erano portati appresso quei primitivi rifugi.
Poi i Beatles cambiarono idea.
Le orde slavate sloggiarono.
Un recente boom economico ha lasciato nella nostra fiera città un maestoso alloggio. I nuovi turisti che siamo riusciti ad attirare sono ordinati. Apprezzano la buona cucina vegetariana e l’acqua calda.
Sono una combriccola musicale, e sono rispettosi almeno in parte della nostra cultura.
Finora l’unica persona a lagnarsi degli incessanti canti, i pakawaj tuonanti e i kartal tintinnanti è stato un impiegato, il portiere di notte.
Fu immediatamente licenziato.
L’attuale portiere di notte è un cartello “Torno Subito” di cuoio color zafferano.
Da quando è montato in servizio non ci sono state sgradevoli vicende nelle ore più buie.