The Hard Guy
A man showed up at the hotel the other night and said in a business-like way that the Kranepool needed a house detective. He’d heard a conversation between undesirables in the bus station. They were planning a rash of burglaries.
He showed a valid Private Investigator license.
“You’ll have to ask the Management.”
“Oh. I thought you were the boss. In that case, is there an empty room that no one would notice if a guy slept in it who hadn’t officially checked in?”
The Night Porter stretched the rules and let the man sleep on the bunk behind the reception area.
He was still there when the Night Porter clocked in the next evening.
“So? Did they hire you?”
“Not exactly. But I thought I’d better stick around, in case there’s trouble.”
“Look, last night was OK because I was immersed in Ettore Sottsass’ autobiography, but sometimes I get sleepy while on duty and the cot’s narrow.”
“Haven’t you noticed anything suspicious here in the hotel?”
“Now that you mention it, did you hear vibraphone melodies float through the air last night?”
“Maybe. What’s the problem?”
“Management claims not to have a Muzak system.”
“Unusual. Such trouble usually starts in the basement. Do you have a key?”
The basement’s a quiet place. The laundry machines are down there, and the mechanisms for both elevator banks. Various storage rooms hold folding furniture for conventions and social occasions, decorative objects out of rotation, television sets and radios in need of repair. The Night Porter slid the key across the counter.
The private detective stayed in the basement quite a while. The Night Porter was left to wonder if he hadn’t made a lose-your-job type of mistake. The guy was a crook who somehow managed to effect burglary rashes through cellars.
The man came back upstairs leading a little girl by the hand. “You had a stowaway,” he said.
The girl looked glad she’d been found. There was something not exactly human about her eyes.
“Have you been down in the basement playing the vibraphones into the heating and air-conditioning ducts for the last nine months or so?”
She evaded the question. “I bring strange news from a distant star.”
Il duro
Un uomo si presentò in albergo l’altra sera e disse che al Kranepool serviva urgentemente un detective. Aveva un modo di fare da professionista.Mostrò una valida licenza di indagatore. Aveva sentito una conversazione fra individui loschi alla stazione delle corriere, disse. Stavano complottando una serie di furti in albergo.
“Devi parlarne con la Gestione.”
“Ah pensavo fossi te. In tal caso, c’è una stanza vuota che se ci dormisse qualcuno non lo noterebbe nessuno?”
Il portiere di notte sospese le regole e lo fece sdraiare sulla branda dietro la reception.
Era ancora lì quando il portiere di notte montò in servizio la sera dopo.
“Allora? Ti hanno assunto?”
“Non precisamente. Ma mi sembrava meglio restare qui, nel caso ci fossero guai.”
“Senti, ieri sera andava bene perché ero immerso nell’autobiografia di Ettore Sottsass, ma a volte mi prende sonno durante il turno, e quel lettino è stretto.”
“Non hai notato nulla di sospetto qui in hotel? Proprio nulla?”
“Ora che lo dici, hai sentito melodie di vibrafono fluttuare per aria nella notte?”
“Forse. Che problema c’è?”
“La Gestione dice di non avere installato un sistema di Muzak.”
“Strano. Guai del genere di solito iniziano in cantina. Hai la chiave?”
Il portiere di notte gliela passò, facendola scivolare sul banco.
Il sottosuolo del Kranepool è un luogo quieto. C’è la lavanderia, e i meccanismi degli ascensori. Ci sono vari sgabuzzini per mobili pieghevoli per convegni e per eventi, oggetti decorativi fuori rotazione, televisori e radio da revisionare.
Il detective stette laggiù a lungo. Il portiere di notte pensò di aver fatto un grave errore, da licenziamento. Il tizio era un ladro che compiva furti partendo dagli scantinati.
L’uomo tornò di sopra conducendo per mano una ragazzina. “C’era una clandestina,” disse.
La bambina sembrava contenta di essere stata scovata. C’era qualcosa di non precisamente umano nei suoi occhi.
“Hai passato gli ultimi nove mesi in cantina a suonare il vibrafono nei condotti del riscaldamento e dell’aria condizionata?”
Schivò la domanda. “Porto strane novità da una stella distante.”