Unconventional Wig Theory
The first edition of the Hotel Kranepool Wig Convention was organized by Madame Ozmya (she spells it with a y now), the professional clairvoyant who, through some mysterious deal with Management, has taken up permanent residence in the Uri Geller Suite.
Why a Wig Convention, Madame O?
Since you’re not clairvoyant, or even observant, I’ll let you in on a little secret: I wear wigs. I was stricken with alopecia universalis during adolescence. You don’t know anguish unless you had to attend High School with no hair, especially in the 1970s. So I wanted to organize a wing-ding, or wig-dig, if you will, for those who share the condition, and also for those who just like wigs.
What’s the Grand Prize?
No prize, just a great party. There'll be a Grand Punishment, however, for all those who failed to participate in the Hotel Kranepool’s corporate logo re-design project. Be-wigged shrunken heads will roll. Thanks to my cozmyc brain-waves, of course.
Why are people afraid of wig stores, Madame O?
They really are the stuff of nightmare, aren’t they? Wig paranoia is attributable, I think, to an atavastic fear of beheadings and shrunken heads, the sum of refinement and savagery in the human imagination.
One night at Studio 54, I noticed that people were staring at yours truly instead of Andy Warhol. “What’s with that?” I asked him. “I mean, you’re the famous artist.”
He said, “Well uhm you know your wig looks like a wig.”
We both had our rugs made at the same Manhattan wig factory. He had his dyed silver at a different salon. Neither place still exists, alas.
What’s your prediction for the wigs of the future, Madame O?
Cosmic radiation is bad for human hair. The collective imagery of little gray-green fellows with big eyes and dome-like heads who stop by to visit from Outer Space isn’t too far off the mark. They have to patronize wig stores if they want to live among us. Our species has a long way to go before hairlessness loses its stigma.
And now, for pure bitchiness: Mr Kevin (see HK 41, The Lobbyist) has sported a rug since he first darkened the Kranepool’s swinging doors. Ooh he’ll really blow his top when he reads this. Picture a shag doormat levitating.
Why the Y, Madame O?
A: Why, for higher Scrabble™ scores, of course.
La parrucca d’argento
La prima edizione del Hotel Kranepool Sagra della Parrucca è organizzata da Madame Ozmya (ora scrive il suo nome con la ypsilon), la chiaroveggente professionista che, per via di qualche inciucio con la Gestione, si è installata permanentemente nella Uri Geller Suite.
Sagra delle Parrucche perché, Madame O?
Visto che non sei chiaroveggente né osservatore, ti rivelo un piccolo segreto: porto la parrucca. Fui colpita da alopecia universalis durante l’adolescenza. Non sai cosa significhi angoscia finché non frequenti il liceo senza capelli. Specialmente negli anni 70. Quindi volevo organizzare una festa per chi condivide la condizione medica, e anche per coloro che semplicemente amano le parrucche.
Qual’è il Grande Premio?
Non ci saranno premi, solo una grande festa. Ci sarà invece una Grande Punizione per tutti quelli che non hanno ancora partecipato al concorso per il nuovo logo di Hotel Kranepool. Cadranno tante teste rimpicciolite e imparruccate. Grazie alle mie cozmyche onde cerebrali.
Perché la gente ha paura delle parruccherie, Madame O?
Infatti sono da incubo. Credo che la paranoia parrucchiera sia dovuta a un terrore atavico della decapitazione e rimpicciolamento della testa, somma della raffinatezza e ferocia umana.
Una sera al compianto Studio 54, notai che la gente fissava me anziché Andy Warhol. “Come mai?” gli chiesi. “Intendo, l’artista famoso sei tu.”
Disse, “Ehm vedi la tua parrucca sembra una parrucca.”
Ce le facevamo confezionare dallo stesso parruccaio di Manhattan. Le sue le faceva tingere d’argento a un’altra bottega. Quei deliziosi posti non esistono più, ahimé.
Come prevedi le parrucche del futuro, Madame O?
Le radiazioni cosmiche sono dannose ai capelli umani. L’immagine collettiva di omuncoli grigioverdi dagli occhioni neri e dalle teste pelate che ci vengono a visitare dallo spazio non è errato. Se vogliono vivere tra noi devono per forza andare in parrucchieria. La nostra specie deve fare ancora un lungo viaggio per superare i suoi pregiudizi nei confronti della calvizie.
E ora, un pettegolezzo: Mr Kevin (HK 41, Il lobbyista) porta il parrucchino da quando entrò per la prima volta per le porte basculanti del Kranepool. Uh, perderà la testa quando lo legge. Immaginate uno zerbino a pelo lungo che levita come un Ufo.
Perché la ypsilon, Madame O?
Per segnare più punti a Scarabeo™, naturalmente.