Things That Go Hump in the Night
The old Kranepool’s been a shade too light, airy and superficial of late.
The Night Porter put the worn leather “Back in a Minute” placard on the front desk, checked that there was paper in the fax machine, and rode the service elevator to a place where there was darkness.
The gloom presented a choice: hit the switch and bathe the scene in halogen glare? Or use the flashlight provided by Management to shoot beams through the eerie mist.
Not all guests stay in their rooms at night. Some prowl. This is their right, as long as they stay out of Employees Only areas. “May I help you sir/madam?” is the appropriate question, if the guest seems alienated. The Night Porter will then show them back to their lodgings, or to the Kranepool Bar & Grille. Upon request, he will accompany them to the elevator that goes all the way up to the panoramic terrace. But not every such wish can be granted. “Sorry, sir/madam, we had to close the swimming (Krane)pool a while back.”
There was an accident. A guest got permanently lost between the Kranepool Bar & Grille and the hotel’s lido.
Those god damn vibraphones have been quiet, maybe even a little too quiet. The silence is as creepy as that scene in The Shining in which a party rages through an empty hotel and then a bear appears.
“You come here often?”
“Not really,” the Night Porter said. “And now I know why.”
“This is a Nightmare Pandas Only area, uh, sir. Do you know the penalty for trespassing?”
“Couldn’t you just sorta let me off with a warning this time?”
“Oh you were warned a long, long time ago.”
The panda was right. The Night Porter fell to his knees
Buh! Yo!
Il vecchio Hotel Kranepool ultimamente sembrava troppo arioso, luminoso e superficiale.
Il portiere di notte mise sul banco della reception il liso cartellino Torno Subito, controllò che ci fosse carta nel fax, e andò nell’ascensore di servizio verso un piano abitato dall’oscurità.
L’assenza di luce presentava una scelta, cioè, schiacciare l’interruttore e illuminare la scena di bagliore agli alogeni? Oppure sparare coni di luce attraverso la tenebrosa foschia con la pila fornita dalla Gestione.
Non tutti gli ospiti rimangono nelle loro stanze, di notte. Alcuni perlustrano. Ciò è il loro diritto, a patto che non entrino nelle zone riservate ai soli impiegati. “Posso aiutarla?” è la domanda apposita, se l’ospite sembra squinternato/a. In tal caso, il portiere di notte riaccompagnerà l’ospite fino in camera sua, o lo condurrà al Kranepool Bar & Grille. Oppure guiderà l’ospite verso l’ascensore che sale fino al terrazzo panoramico. Non tutti tali desideri si possono esaudire, comunque. “Ci dispiace, signore/a, la piscina Kranepool da tempo non è più accessibile.”
Ci fu una disgrazia. Un’ospite si è perduto/a permanentemente tra il Kranepool Bar & Grille e la vasca.
Quei dannati vibrafoni si sono zittiti. Il silenzio è inquietante quanto quella scena di Shining nella quale impazza una festa nell’albergo vuoto e appare un orso.
“Vieni qui spesso?”
“Mica tanto,” disse il portiere di notte. “E ora so perché.”
“L’accesso a questa zona è vietato ai non-panda da incubo, ehm, signore. Sa quel’è la pena per le trasgressioni?”
“Non potrebbe chiudere un occhio, per una sola volta?”
“Oh l’occhio l’ho già tenuto chiuso fin troppo a lungo.”
Il panda aveva ragione. Il portiere s’inghinocchiò.