A Bellhop Named Inspire

A colleague writes from New York:

After I did my last jolt at Rikers Island, bellboy was about the best job I could hope for. Mr Tennessee Williams was already a well-established celebrity guest at the Elysée when the Management here decided to give me a chance. He was famous, but not the kind of big shot who requires heavy lifting.

One lady (I use the term loosely) thought any self-respecting bellhop should be able to handle a baby grand on his own, and without a tip. But that, as they say, is another story.

A crowd gathers at the Elysée

A crowd gathers at the Elysée

One night, when I was about to punch out, Mr Williams asked me to fetch him a pitcher of martinis from the Monkey Bar, which is pretty much in the lobby.

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Mr Williams had the Sunset Suite, which got that name because he got to work after sunset, kinda like vampires do. I hadn’t seen any of his plays, so I thought he'd written that movie Sunset Boulevard, which I liked a lot. I was wrong, as it turned out. He let me in, and I set the tray on his writing table. The technique to wrangle tips is to linger. I noticed the word bellboy in one of the first sentences on the sheet in his typewriter, so I started to read, and it was pretty strange. He snapped a five dollar bill to get my attention. When I reached for it, kinda like a monkey going for a banana, he noticed the tattoo on my wrist, a brown rose.

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‘What were you in for?’ he asked, in a confidential way that led me to believe he might’ve been incarcerated at some point himself. So I told him about the mistakes I’d made. 

When I was done, he did a magic trick that turned the fiver into a fifty. Best tip I ever got.  

He also gave me a signed copy of a book of stories he wrote. When I asked him to autograph it for me, he wrote: ‘To the young man who came into my room like an idea.’ He told me I smelled nice, which is not something your average bellboy hears every day.

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Some people said Mr Williams had lost his magic towards the end, but I’ll never believe it. Other people say that my signed book would go for four or five figures on eBay, but frankly I’d rather rob another bank. Just kidding.

***

Un facchino ideale

Tennessee Williams!

Tennessee Williams!

Un collega scrive da New York:

Visto che ero stato dentro, al massimo potevo sperare di fare il facchino d’albergo. Mister Williams si era già stabilito all’Elysée quando la gestione mi prese in prova. Era famoso, ma non era quel tipo di bellimbusto che pretende sforzi immani.

Una signora, chiamiamola così, credeva che un facchino dovrebbe poter trasportare un pianoforte da solo, e senza mancia. Ma quella è un’altra storia.

Una sera, quando stavo per smontare, Mister Williams mi chiese di portargli su in camera una caraffa di Martini dal Monkey Bar, che è sito più meno nella hall.

The Monkey Bar!

The Monkey Bar!

Abitava nella Sunset Suite, chiamata così perché lui si metteva all’opera solo dopo il tramonto, come i vampiri. Non avevo visto nessuna delle sue commedie. Credevo che avesse scritto la sceneggiatura di Via del tramonto, che mi era piaciuto. Invece no. Mi fece entrare. Posai il vassoio sulla scrivania. La tecnica per ottenere mance è di trattenersi. Notai che sul foglio nella macchina da scrivere figurava la parola facchino. Presi a leggere, ed era roba piuttosto strana. Per liberarsi di me fece scoccare un biglietto da cinque. Allungai la mano a prenderlo, come una scimmia che vuole la banana, e lui notò il tatuaggio che ho sul polso, una rosa marrone.

Alcune idee arrivano di notte

Alcune idee arrivano di notte

‘Per cosa ti hanno arrestato?’ chiese, dando da intendere che forse era stato in carcere anche lui. Gli raccontai degli errori che avevo commesso. Quando finii, lui fece un trucco magico e trasformò il biglietto da cinque in uno da cinquanta. La migliore mancia della mia carriera.

Inoltre mi regalò un libro di racconti che aveva scritto. Gli chiesi una dedica. Scrisse: ‘Al giovane che è entrato come un’idea nella mia stanza.’ Mi disse che avevo un bell’odore. Non lo sentiamo tutti i giorni, noi facchini.

C’è chi dice che verso la fine Mister Williams avesse perso la magia. Non lo crederò mai. Altri dicono che quel libro firmato dall'autore vale una fortuna su eBay, ma francamente preferirei rapinare un’altra banca. Sto solo scherzando.

matthew licht