Guest Artist in Residence: Joe Courtney
Hotel Kranepool Management, in order to bring culture to guests and vice-versa, occasionally invites Art World figures to transform the establishment’s public spaces.
This week, they gave the nod to Joe Courtney, the Art Director of the hotel’s Public Relations blog.
Extremely little is known about Joe Courtney. He wore a magenta Louise Brooks wig and mirrored sunglasses for the check-in formalities. The trip from the hotel’s basement to the Reception Desk isn’t a long one, but it spans several metaphysical worlds.
One short flight of steps for a subterranean hermit, interstellar overdrive for an artist.
Why do you rely so heavily on old T&A photographs?
Joe Courtney: For their element of mystery, mostly. Where, who are these old ladies now? I feel bound by some weird physical law to let these girls who were once adolescent fantasy creatures tell their stories. Even if it’s only my interpretation of what they might’ve said, if anyone had asked them about their lives back then. To me, that’s sorta why art exists, right?
Describe your life, in the studio and out.
Joe Courtney: My studio is underground, in every sense of the word. There’s no natural light down there, not even neutrinos can penetrate to those depths. But I’m aware of the world around the Kranepool. I know that humankind flies around the world in gleaming machines, and that the universal language barrier has been dismantled. I love to draw, on paper, with a pencil and a rubber eraser. The rest is just stuff to throw at the world.
Are you comfortable in the Futurist Mae West Suite?
Joe Courtney: Took me a while to get used to the glare and vast uncluttered surfaces. There’s a fantastic view of the swimming pool. (Editor’s note: Hotel Kranepool has no bathing facility, at least not on the premises) Room service this morning was meatloaf, and the bellhops who brought it were dressed in macramé bikinis. (Editor’s note: the Kranepool provides no such service. Meatloaf, however, has always been a popular selection on the Kranepool Bar & Grille’s menu.)
How does it feel to know that your installation will be gone in a week?
Joe Courtney: In a way, it’s already gone. But I’m glad, because it means other artists whom I admire and respect will soon enliven the same spaces.
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Guest Artist in Residence: Joe Courtney
La Gestione di Hotel Kranepool, per portare cultura ai graditi ospiti e viceversa, invita protagonisti del mondo dell’arte contemporanea a trasformare gli spazi pubblici dell’albergo.
Questa settimana tocca a Joe Courtney, l’Art Director del blog promozionale dell’hotel.
Di Joe Courtney si sa estremamente poco. Portava occhiali specchiati e una parrucca magenta stile Louise Brooks quando firmò il registro. C’è poca distanza tra la cantina dell’albergo e la zona Reception della hall, ma è un viaggio tra due mondi separati. Una rampa di scale per un eremita cavernicolo, un salto gigantesco per un artista.
Perché ti appoggi tanto a vecchie foto di tette e culi?
Joe Courtney: Per il loro mistero. Chi, dove saranno ora tutte queste vecchiette? Mi sento obbligato a permettere a queste ragazze, che furono creature di magiche fantasticherie adolescenti, di raccontare le loro storie. Anche se si tratta solo della mia interpretazione di ciò che avrebbero potuto dire, se qualcuno all’epoca gliel’avesse chiesto. L’arte esiste per questa ragione, no?
Descrivi la tua vita, in arte e fuori.
Joe Courtney: Il mio studio si trova sottoterra, è underground in ogni senso della parola. Laggiù non c’è luce naturale. Nemmeno i neutrini possono penetrare fino a quelle profondità. Ma sono consapevole del mondo attorno al Kranepool. So che l’umanità ora vola da ogni parte del pianeta in velivoli luccicanti, e che è caduta la barriera universale del linguaggio. Amo disegnare, su carta, con matita e gomma da cancellare. Le altre cose sono roba da buttare là fuori nel mondo.
Ti trovi bene nella Suite Mae West Futurista?
Joe Courtney: Dovetti abituarmi alla sua abbacinante lucentezza e alle sue vaste superfici vuote. C’è un bel panorama della piscina. (ndr: Hotel Kranepool non dispone di una vasca per la balneazione) Il servizio in camera stamattina era polpettone, e le cameriere che me l’hanno servito erano vestite solo di bikini macramé. (ndr: Il Kranepool non fornisce tali servizi, ma il polpettone che viene servito al Kranepool Bar & Grill è leggendario.)
Che impressione fa sapere che la tua installazione tra una settimana non ci sarà più?
Joe Courtney: In un senso, è già svanita. Ma ne sono contento. Vuol dire che tra non molto questi spazi verranno utilizzati da artisti che ammiro e rispetto.