LA VOCE E L’INGANNO
L’ascolto, lo sappiamo bene, è condizionato dal luogo, dall’ambiente: la vista e l’udito si compongono per rispondere alla richiesta di informazioni del nostro cervello che ricompone il paesaggio con la giusta collocazione.
L’ascolto della musica segue un processo simile dove però la vista è sostituita dall’archivio sonoro quasi infinito al quale attinge la nostra mente per confrontare e dunque riconoscere lo strumento, la sorgente sonora.
L’inganno – questa volta una piacevole sorpresa – deriva dall’ascolto del disco di cui parlo oggi: “Fountain” di Lyra Pramuk è completamente realizzato utilizzando frammenti di emissioni vocali, parole e porzioni di parole, parti cantate e così via, al posto degli strumenti consueti, che comunque pare di sentire, tra archi, organi , piccole percussioni, bassi.
La voce è frazionata e ricomposta da software e macchine che consentono di processarla e trarne “materiale” utilizzabile in fase compositiva.
Se però si parlasse solo di tecnica, del “come è fatto” si rimarrebbe nell’ambito tutt’al più della curiosità da bruciarsi in pochi minuti e passare oltre, ma il disco in questione è molto di più: sette brani di bellezza infinita, nei quali le tessiture orizzontali incrociano profondità emotive ed evocative. La sovrapposizione e gli incastri sono spesso minimali ma si dilatano nella luce e allargano lo spazio.
Lyra Pramuk è un artista musicista e performer della Pennsylvania, che dai cori della chiesa passando dal conservatorio ha trovato poi la sua dimensione ideale e l’ambiente necessario a sviluppare le sue proposte a Berlino, con numerose performance live.
Grandi e originali voci come Bjork o Holly Herndon, con la quale ha anche collaborato, non l’hanno condizionata e ha avuto la capacità di trovare una proprio progetto espressivo dove proporre dentro ogni brani diverse linee di ascolto sottintese o esplicite ma che rendono sempre la sua musica mobile e nuova ad ogni passaggio.
Potremo apprezzare tutto questo la prossima settimana dal vivo: Musicus Concentus, nell’ambito della rassegna Disconnect Code programma per l’8 Ottobre 2021 la sua esibizione presso la Sala Vanni di Piazza del Carmine a Firenze.
Qui il disco su Bandcamp: Lyra Pramuk - “Fountain”
Per chi fosse interessato ad approfondire il lato tecnico segnalo questo ottimo video prodotto da Fact Magazine per la serie “How to make a track”: