ACCENDI LA RADIO!
Ma si, accendiamo la radio. Ricordo pomeriggi assolati e il suono lontano, gracchiante e familiare della radiolina, riverberato dall'afa, proveniente da chissà dove. Dopo, le radio “libere”, indipendenti ma non per molto, le dediche, le voci impostate forzatamente allegre, e le radio commerciali, network irriconoscibili l'uno dall'altro, pubblicità – ogni tanto un brano, sempre lo stesso.
“Video killed the radio star” - canzoncina famosa di inizio “80 – non pronosticava grande futuro alle radio, ma per fortuna la previsione non si è avverata, nonostante internet e tutti i media correlati, lo streaming, smartphone e tutto il resto: la radio è ancora al suo posto e alle stazioni che trasmettono via etere si sono aggiunte nel tempo le web radio, che diffondono i loro programmi nella rete.
Oggi parliamo di una di queste, nuova nata, appena un paio di mesi, ma già solida nei contenuti e determinata nelle scelte. Parliamo di Fango, di casa a Pistoia – e sappiamo che Pistoia può essere ovunque – negli spazi, già citati in queste pagine, di Viabuonfanti42, luogo-contenitore di idee in fermento.
Fango nasce da un desiderio di Alessio Chiappelli, quello di ascoltare una radio che potesse essere realmente alternativa al resto, prendendo gli ingredienti migliori, positivi, da quello che già esce dalle radio “comuni” e condensarli in una serie di programmi di taglio diverso. Non ne trovava una, ha deciso di farsela in proprio.
Due giorni di trasmissioni in diretta, il lunedì e il giovedì, con le repliche complete la domenica: questo se seguite il palinsesto, altrimenti tutto è disponibile in formato podcast e quindi ascolto personalizzato dove come quando vi pare.
Ma vediamo nel dettaglio: non si tratta solo di trasmettere musica, ma di accompagnarla con le parole che abbiano un senso, senza enfasi, e di portare l'ascoltatore a seguire nuovi percorsi spesso inimmaginati, sitmolare la curiosità e la ricerca.
Lo scopo è quello di proporre una visione diversa, collaterale, una prospettiva inusuale e uno stimolo al pensiero creativo.
Allora cosa c'è dentro Fango? Per ora tredici sezioni definite, non solo musicali, nelle quali la presentazione dell'argomento è puntuale ma non didattica, e lo svolgimento fluido alleggerisce anche i soggetti più ostici.
E così abbiamo:
I Grandi Classici Live, ma dimenticatevi meidingiapan o pinfloidapompei, i classici sono quelli di musicisti e sperimentatori in area elettronica o affine registrati nelle loro esibizioni;
Soledad, psichedelia con tutto quello che può significare, musica espansa, mentale;
Semi di Canaglia, siamo alla letteratura, il racconto, la narrazione letta e commentata – a volte;
Merci Backup (scritto proprio così), il programma talk di Alessio Chiappelli durante il quale apre lo sguardo su quello che succede intorno, nel mondo prossimo reale e/o virtuale;
Biosphere, le selezioni musicali biodiverse;
Tapas Mixtape, sempre selezioni musicali ma personalissime, ogni settimana scelte da una persona o un collettivo;
3A, raccontato dal collettivo Phase, musica, talks, sperimentazione, algoritmi;
La Musica che Muore, in senso letterale, musica di musicisti deceduti di recente...;
Quinto Paesaggio, i suoni che ci girano intorno, field recordings organizzati;
Trap da Cameretta, non sopportate la trap? Questo è il vostro programma, forse cambierete idea (o no?);
La Segheria, cronache dall'omonimo spazio pistoiese dedito al teatro e a alla performance;
Happy Collapse, l'ambiente che collassa e il rumore – i rumori, la musica – in una colonna sonora deviata;
Erbario, si parla di Sharing Training, non sapete cos'è? Ascoltate.
E quindi dai, accendiamo la radio anzi accendiamo Fango e accendiamoci la mente.