PRATOPISTOIAPISA
Berlino. Uno spazio ex-industriale riconvertito. La luce azzurrina sullo sfondo della parete definisce le sagome dei musicisti. Un contrabbasso, laptop, percussioni assortite, cavi, un synth modulare: la nuova musica nuova si esplica attraverso sonorità avant e rimembranze free, ma. Ma.
E si: macché Berlino, siamo a Prato e, a parte quello tutto il resto per fortuna è reale. Lo scorso 12 marzo è partita “Ans x Spazio Materia x NUB” una rassegna di musica sperimentale che si snoda attraverso sei serate live, in tre città toscane, ovvero Prato, Pistoia e Pisa. Ogni live prevede due o più formazioni che declinano la loro visione musicale con linguaggi propri.
A Pistoia nella nuova sede di NUB, in via Buonfanti 42 e a Pisa presso Fondazione.
Si è cominciato da Prato, allo Spazio Materia, uno dei luoghi dove le cose succedono, con kNN (Renato Grieco) e Riccardo La Foresta, che solitamente suonano in solo, con il primo al contrabbasso e alle elaborazioni elettroniche mentre La Foresta si occupa prevalentemente della parte percussiva, con il Drummophone, che è una cassa di batteria, posta orizzontale sulla quale e con la quale vengono prodotte sonorità anche molto diverse tra loro, aggiungendo altri elementi, piccoli tamburelli, piattini, oggetti non definiti, un charleston con l'asta che viene utilizzata per appenderci altri oggetti per creare poliritmi.
E, ancora, un tubo di gomma – un tubo di gomma?, si un tubo di gomma, che durante l'esibizione si trasforma in tromba, sax, organo, respiri.
Il loro live inizia dalle timbriche acustiche e scure del contrabbasso suonato con l'archetto che introduce in successione piccoli rumori intonati, asciutti, poi soffi e sfregamenti provenienti dalla cassa amplificata di La Foresta e poi, ancora, kNN si prende cura del lato elettronico, sviluppando suoni aspri glitchati, ripetuti e modificati, anche voci trattate, sempre in sincronia/sintonia con i suoni acustici, per poi tornare, nel finale, al contrabbasso. Un percorso esemplare di grande musica che racconta senza esibire e che produce stile e bellezza.
A seguire, Jooklo Duo per l'occasione rinominati Jooklo XXL per la presenza di Michele Guglielmi ai synth.
Jooklo Duo sono Virginia Genta (sassofoni, synth) e David Vanzan alla batteria: in duo suonano set bollenti tra free jazz e psichedelia nelle venues di tutta europa (sul loro sito una lista impressionante, quasi un concerto a settimana), a volte affiancati da altri musicisti per inedite visioni sonore.
Si parte da una nota di basso ripetuta sulla quale entrano i primi acidi vagiti del synth di Virginia Genta, poi su, a crescere, dai piatti di Vanzan che introducono un drumming potente, elegante e articolato ma mai caotico, con un set classico di batteria. Virginia si alterna poi al sax soprano e contralto, le elettroniche di Guglielmi si ispessiscono, in una intensa sinusoide di vuoti e di pieni, dove gli equilibri e gli squilibri sono funzionali al mood della performance.
In sostanza due set nei quali non c'è la voglia di essere originali o strani ad ogni costo ma la necessità di seguire una strada personale e di condividerne i passaggi, gli strati di accumulo, le connessioni.
Una nota per il pubblico, ovviamente non quello presente: lo slogan che vi piace tanto, “Stay hungry, stay foolish” non usatelo solo come hashtag stiloso, mettetelo in pratica, muovetevi, le cose succedono o si fanno succedere, non lasciatele passare.
E non andate a Berlino. L'arte è qui, a chilometri zero.
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La pagina Facebook dell'evento: “Ans x Spazio Materia x NUB”