Black Lips #20 - E avevo dormito

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Tutto era buio, siamo arrivati in cinque ma sembravamo tutti lo stesso, tutti la stessa persona. Eravamo in questo palazzo diverso dagli altri, in un intreccio di strade. Non sapevo dove mi trovavo, non conoscevo quei letti. Non sapevo che quello sarebbe stato il mio letto per tre mesi. C’erano tantissime mappe del posto da dove vengo. Mi si erano chiusi gli occhi da soli e avevo visto per un attimo la notte prima. Le notti prima. Mi sembrava come se avessero urlato contro di me. Non capivo assolutamente nulla, ero stanco e spezzato.

Mi ero appoggiato al letto, vestito, e

- poi -

avevo dormito.

 

Black Lips è un percorso: un insieme di 20 fotografie e testi.

le foto, tutte scattate con luce naturale e tutte in bianco e nero, ritraggono le labbra di ragazzi arrivati in sicilia per mare. a ognuna di esse corrisponde un testo che deriva da un lavoro di ascolto e di raccolta di TESTIMONIANZE degli stessi migranti, riformulate successivamente in termini strutturali ed estetici.

Black lips  nasce all’interno di un progetto pluridisciplinare che si è sviluppato spontaneamente grazie all’interazione creativa con un gruppo di giovani migranti che, dopo lo sbarco a Lampedusa, sono stati assegnati al Centro Ahmed (Centro di prima accoglienza di Messina). Questo lavoro ha portato alla realizzazione di uno spettacolo teatrale: Vento da sud est (diretto da Angelo Campolo) e un film documentario: Sunday (diretto da Danilo Currò) prodotto dalla Gran Mirci Film e presentato da Gabriele Muccino.

Le fotografie di Black Lips hanno già vinto il concorso «Sunday Photographers» indetto dal quotidiano «La Stampa» e da «Photolux Biennale», il quale è stato presentato a Camera (Centro Italiano per la Fotografia - Torino) e sono apparse in diverse riviste e giornali (America Oggi, Foto Cult, La Stampa e altri). i testi vengono pubblicati per la prima volta qui, su l'eremo del sacripante per stanza251.

Testi: Andrea Cafarella

Fotografie: Danilo Currò


l'immagine di copertina di questo blog è stata realizzata da lucia foti