Bestiarius immaterialis - Il nulla
Massa informe primigenia di sangue, fango e sperma.
Può avere ali per il volo, pinne per il nuoto e zampe per la marcia o può strisciare sul ventre o sul dorso. Branchie e artigli retrattili; anima, cervello, cuore, stomaco: protrattili ed espandibili. Sensi acutissimi o assopiti dal nessun uso, in letarghi senza termine; percepisce i suoni da grandi orecchie elefantine e può allungare il naso come un formichiere per assorbire gli odori più specifici e fugaci; la sua pelle è armatura distaccata o epidermide nuda, gelatinosa, ipersensibile. I suoi occhi, uno e moltissimi, ciclopici e ommatidi. Ciechi e onnivedenti. Come una corda, la sua lingua può stendersi in lunghezza e diversificare i gusti stesi sulle papille gustative (foliate, filiformi, fungiformi o informi), per riconoscerli: ognuno con la sua punta misteriosa di dolceamaro; oppure farsi matassa per inglobare il miscuglio delle diversità in un solo e unico sapore: la Vita.
Cielo, mare, fuoco, terra: domina gli elementi, adattandovisi.
Il divenire e la metamorfosi sono i suoi segreti, il cambiamento è la sua natura.
Non vi è aspetto definibile nell’essere che si vede ed è fantasma, che ci può essere ma non c’è, che esiste ma non si può percepire, eppure è: la parola nascosta, il linguaggio dell'assenza: .