Un amante molto piccolo

La grande finestra blu è posta dietro le stelle. 

Io me ne sto annidato, nascosto, incrostato nelle pieghe di questa grande scacchiera e ti aspetto: so che attraverserai quella finestra, come fai ogni giorno.

Ebbene, che lo si sappia, io ti amo. Sono troppo piccolo? Che presuntuoso microbo, potresti dire. Forse è così, ma come posso saperlo, se non ho un cervello. Eppure ti vedo nuda la mattina. Ti osservo bagnata ed ogni volta provo e quasi riesco ad afferrarti, quando inavvertitamente mi sfiori, colma di morbida schiuma.

Attenta. Mi basterebbe entrare in una goccia della tua saliva, in un poro della tua pelle e saresti mia per sempre. 

Tu non sai neppure che esisto, e nonostante ciò vieni puntuale al nostro umido appuntamento quotidiano. Io che conosco ogni tuo più intimo segreto, ogni movimento della tua mano furtiva, io non ti tradirò mai, lo giuro. In effetti, non so neppure parlare.

Ma se é solo amore che ti ho dato, perché ora con un colpo di spugna mi uccidi? Entri nella doccia e la fai finita con me: senza saperlo mi spruzzi la morte, che sa di limone ed è delicata sulle tue mani.

Carlo Zei