Foschini/Iacomelli - Sightings

Angelo Foschini e Lavinia Iacomelli dipingono insieme opere che miracolosamente possiedono una precisa unità stilistica, una personalità, un marchio di fabbrica inconfondibile. Uno dei temi fondamentali del loro lavoro – ispirazione che si è mantenuta costante attraverso il tempo – è l'azione di abitare, con il conseguente oggetto privilegiato, la casa, declinato in molteplici forme. Di conseguenza trasportano su tela una serie di tipologie ben riconoscibili. la capanna primitiva, la misteriosa piramide, la palafitta, la villa moderna razionalista, una torre immersa nella foresta.  Sono situazioni allestite sempre con i minimi elementi strettamente necessari, senza orpelli di nessun genere, perché queste architetture devono trionfare al centro della scena come giocattoli esemplari (non a caso i colori usati spesso ricordano quelli dei mattoncini Lego). Strutture scheletriche si stagliano contro uno sfondo giallo impossibile, vediamo paesaggi fluidi in cui terra, cielo, vegetazione ed architetture sembrano fatti della stessa materia gommosa. Questo tipo di costruzione pittorica emana un avvolgente flusso allucinatorio. Le opere di Foschini/Iacomelli negano il realismo e finiscono per produrre una sorta di dimensione alternativa in cui quello che vediamo è un segnale ambiguo, una rappresentazione che allude al altri spessori più nascosti. 

Stefano Loria

Angelo Foschini and Lavinia Iacomelli together paint works that miraculously possess a precise stylistic unity, a personality, an unmistakable trademark. One of the fundamental themes of their work - an inspiration that has remained constant through time - is the action of inhabiting, with the resulting privileged object, the house, declined in multiple forms. As a result, they carry on canvas a series of clearly recognizable typologies. the primitive hut, the mysterious pyramid, the pile dwelling, the modern rationalist villa, a tower immersed in the forest. These are situations always set up with the strictly necessary minimum elements, without frills of any kind, because these architectures must triumph in the center of the scene as exemplary toys (it is no coincidence that the colors used often resemble those of Lego bricks). Skeletal structures stand out against an impossible yellow background, we see fluid landscapes in which earth, sky, vegetation and architecture seem to be made of the same rubbery material. This kind of pictorial construction exudes an enveloping hallucinatory flow. Foschini/Iacomelli's works deny realism and end up producing a kind of alternative dimension in which what we see is an ambiguous signal, a representation that alludes to other, more hidden thicknesses.

Stefano Loria


 Angelo Foschini (1973) e Lavinia Iacomelli (1975), vivono e lavorano a Livorno. Laureati nel 2000 all’Accademia di Belle Arti di Carrara, lavorano insieme dal 2001 nell’ambito delle arti visive dipingendo ed esponendo in gallerie private e spazi pubblici. Affiancano alla loro produzione l’insegnamento delle arti visive nella scuola pubblica, e l’organizzazione di corsi e laboratori creativi per bambini e adulti in spazi privati. Dal 2001 al 2010 hanno lavorato ad un progetto pittorico comune realizzando opere a quattro mani, sotto il nome di Koroo. Hanno tenuto mostre personali e collettive in Italia e all’estero, collaborando con gallerie e partecipando a fiere d’arte contemporanea. Dal 2011 lavorano a progetti comuni utilizzando la firma Foschini/Iacomelli.

Angelo Foschini (1973) and Lavinia Iacomelli (1975) live and work in Livorno. Graduate in 2000 from the Academy of Fine Arts in Carrara, they have been working together since 2001 in the visual arts, painting and exhibiting in private galleries and public spaces. They combine their production with teaching visual arts in public schools, and organizing courses and creative workshops for children and adults in private spaces. From 2001 to 2010 they worked on a joint painting project making works under the name Koroo. They have held solo and group exhibitions in Italy and abroad, collaborating with galleries and participating in contemporary art fairs. Since 2011 they have been working on joint projects using the Foschini/Iacomelli signature.

 

Abbiamo denominato “Il Ridotto” un progetto espositivo speciale di Stanza 251. Si tratta dell'utilizzo della saletta di ingresso del nostro spazio espositivo come luogo esclusivo in cui realizzare una programmazione “ad assetto variabile”. Una sorta di “project room”, una dimensione più raccolta ed intima che ospiterà una singola opera (o un allestimento) di uno specifico artista, per un tempo più breve rispetto alla durata delle mostre personali contemporaneamente allestite negli spazi adiacenti. Nelle nostre intenzioni “Il Ridotto” sarà un modo per concentrare l'attenzione su particolari opere, con uno sguardo più attento e profondo. Prevediamo di organizzare una serie esposizioni a rotazione veloce, scandite secondo un calendario molto agile e flessibile. Tutte le iniziative allestite nel Ridotto saranno puntualmente pubblicizzate attraverso i consueti canali sociali di cui ci serviamo e contribuiranno a definire in modo accurato le linee di ricerca privilegiate da Stanza 251.

We have called 'Il Ridotto' a special exhibition project of Stanza 251. It involves the use of the entrance room of our exhibition space as an exclusive place in which to realise a 'variable set-up' programme. A sort of 'project room', a more intimate dimension that will host a single work (or installation) by a specific artist, for a shorter time than the duration of the solo exhibitions simultaneously set up in the adjacent spaces. In our intentions, 'Il Ridotto' will be a way to focus attention on particular works, with a closer and deeper look. We plan to organise a series of exhibitions in quick rotation, marked out according to a very agile and flexible calendar. All the initiatives set up in the Ridotto will be punctually publicised through the usual social channels we use, and will help to accurately define the lines of research favoured by Stanza 251.

Carlo Zei