Valentina Biasetti - Isolario

La mia ricerca nasce da una riflessione sugli sguardi che attraversano la prospettiva interna del soggetto rappresentato. Lo stesso soggetto che progressivamente perde la sua identità figurativa dissolvendosi per diventare progressivamente forma di una assenza e che congeda la sua identità fisica in uno spazio subalterno al reale nella costante e ritmica domanda: “cosa resta?”. Il medium primario che utilizzo è Il disegno perché è per me un mezzo chirurgico per indagare dentro le cose, la matita, la fusaggine il pastello intrecciano segni, un abisso di grafite, polveri, campiture e riflessi: tracce di storie che prendono forma, corpo e peso tra il tangibile e l’invisibile.

Valentina Biasetti

My research stems from a reflection on the gazes that cross the internal perspective of the represented subject. The same subject that progressively loses its figurative identity by dissolving to gradually become the form of an absence and that dismisses its physical identity in a space subordinate to the real in the constant and rhythmic question, "what remains?" The primary medium I use is The Drawing because it is for me a surgical means of investigating inside things, the pencil, fusage the pastel weave signs, an abyss of graphite, powders, backgrounds and reflections: traces of stories that take shape, body and weight between the tangible and the invisible.

Valentina Biasetti


Valentina Biasetti è nata a Parma nel 1979. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bologna dove si è laureata con lode nel 2005. Dal 2002 inizia la sua attività espositiva in gallerie private e spazi pubblici, la selezione finalista ai principali concorsi d’arte Nazionali/Internazionali e fiere d’arte. La sua ricerca si sviluppa come un discorso sulla progressiva perdita d’identità della figura e degli oggetti rappresentati in relazione allo spazio che li circonda. Pieni e vuoti sono il tema del dialogo immaginario che si svolge in una dimensione quasi surreale, muta e silenziosa, uno spazio sospeso e atemporale che si presenta come luogo dell’Assenza. Tra le attività recenti e importanti del 2024  la partecipazione solo show ad Artefiera Bologna con la Galleria Quam, la mostra personale “La carne delle nubi” presso la UMA Gallery di Novara e la mostra personale “Si sogna prima di contemplare” alla Galleria QUAM di Scicli a cura di Albero Mattia Martini. Tra le principali esposizioni personali e collettive negli anni passati ricordiamo, Zaion Gallery (BI), The Blender Gallery, Athens (Atene), Pinacoteca di Varallo e Museo, Varallo (VC), Galleria Cartavetra (FI), Galleria Gare82 (BS), No Title Gallery (VE).

Valentina Biasetti was born in Parma in 1979. She attended the Academy of Fine Arts in Bologna where she graduated with honors in 2005. Since 2002 she began her exhibition activity in private galleries and public spaces, finalist selection at the main National/International art competitions and art fairs. His research develops as a discourse on the progressive loss of identity of the figure and objects represented in relation to the space that surrounds them. Fills and voids are the theme of the imaginary dialogue that takes place in an almost surreal, mute and silent dimension, a suspended and timeless space that presents itself as a place of Absence. Among 2024's recent and important activities is the solo show at Artefiera Bologna with Quam Gallery, the solo exhibition "La carne delle nubi" at UMA Gallery in Novara and the solo show "Si sogna prima di contemplare" at QUAM Gallery in Scicli curated by Albero Mattia Martini. Major solo and group exhibitions in the past years include, Zaion Gallery (BI), The Blender Gallery, Athens (Athens), Pinacoteca di Varallo and Museum, Varallo (VC), Galleria Cartavetra (FI), Galleria Gare82 (BS), No Title Gallery (VE).

 

Abbiamo denominato “Il Ridotto” un progetto espositivo speciale di Stanza 251. Si tratta dell'utilizzo della saletta di ingresso del nostro spazio espositivo come luogo esclusivo in cui realizzare una programmazione “ad assetto variabile”. Una sorta di “project room”, una dimensione più raccolta ed intima che ospiterà una singola opera (o un allestimento) di uno specifico artista, per un tempo più breve rispetto alla durata delle mostre personali contemporaneamente allestite negli spazi adiacenti. Nelle nostre intenzioni “Il Ridotto” sarà un modo per concentrare l'attenzione su particolari opere, con uno sguardo più attento e profondo. Prevediamo di organizzare una serie esposizioni a rotazione veloce, scandite secondo un calendario molto agile e flessibile. Tutte le iniziative allestite nel Ridotto saranno puntualmente pubblicizzate attraverso i consueti canali sociali di cui ci serviamo e contribuiranno a definire in modo accurato le linee di ricerca privilegiate da Stanza 251.

We have called 'Il Ridotto' a special exhibition project of Stanza 251. It involves the use of the entrance room of our exhibition space as an exclusive place in which to realise a 'variable set-up' programme. A sort of 'project room', a more intimate dimension that will host a single work (or installation) by a specific artist, for a shorter time than the duration of the solo exhibitions simultaneously set up in the adjacent spaces. In our intentions, 'Il Ridotto' will be a way to focus attention on particular works, with a closer and deeper look. We plan to organise a series of exhibitions in quick rotation, marked out according to a very agile and flexible calendar. All the initiatives set up in the Ridotto will be punctually publicised through the usual social channels we use, and will help to accurately define the lines of research favoured by Stanza 251.

Carlo Zei