Improvvisa
le contrade lunari sai
hanno una luce fluorescente
quaggiù è molto diverso
i contrasti sono cangianti
sembrano fatti per abbagliarci
invece che consolarci del buio
apposta abbiamo i linguaggi
e ogni loro senso allacciato
proseguono veloci loro
arrivano al nocciolo loro
se vogliamo noi seguirli
farne cibo e provviste
non rompere questo ritmo
non incrinare le luci
le parole rimangono incisivi
dentini angelici lasciano segni
dove vanno si appoggiano
per riprodurci liberamente
siamo ad un punto
siamo pronti
Elisabetta Beneforti