Valentina Biasetti
Place to Be
Novembre 2024 - Gennaio 2025
Seguendo la pittura di Valentina Biasetti da molti anni, ricordo giovani corpi circonfusi da aloni multicolori che li avvolgevano come saettanti arcobaleni elettrici. Erano figure evocate in modo prepotente, collocate dentro uno spazio bianco neutrale, suggerivano una promessa di felicità e pienezza, come fossero in attesa in una Età dell'Acquario imminente.
Anche le opere recenti mantengono attiva la tensione fiammeggiante tra una descrizione super precisa - quasi asettica, documentale- ed una esplosione di energia versata dentro l'aria dell'opera. Il risultato è uno spettacolo di potente magnetismo, con grande atmosfera offerta allo sguardo dello spettatore. Penso alla copertina di un disco dei Boards of Canada (Music has the right to children) investita dal calore di vibrazioni più vivaci. Non una visione congelata nella distanza di un attimo bloccato, ma un episodio in divenire, aperto a future trasformazioni.
Nei lavori esposti in questa mostra personale,Valentina prosegue la sua originale ricerca: mediante gli strumenti del disegno e della pittura affronta il tema della figura femminile collocata in una situazione astratta ed atemporale. Ogni presenza è fissata dentro una teatralità essenziale (ma con speciale attenzione per le stoffe damascate che nascondono i corpi). Spesso le protagoniste dei quadri si trovano vicine ad uno specchio d'acqua e sembrano influenzate dalle inquietudini trasmesse da questa dimensione raddoppiata. Sono figure collocate dentro una colorata foschia enigmatica, una specie di vapore rosa o arancione che rende tutta la situazione assai onirica e carica di ansie latenti (fare attenzione alle mani intrecciate che tengono stretto un vaso dal contenuto misterioso).
Le narrazioni visive di Valentina Biasetti sono il frutto di una mente potente, capace di processare e rielaborare in chiave personale molte suggestioni diverse provenienti dall'immaginario della Pop Art, dalla pubblicità, dal cinema più sperimentale, trasformandole in concrete rappresentazioni. L'artista esercita un ferreo controllo su ogni dettaglio delle immagini che produce, tuttavia in questo caso la tecnica non genera opere fredde, al contrario, Valentina Biasetti riesce sempre a salvare nelle sue emblematiche vestali una qualità fragile, una scintilla di commozione che mantiene alta la temperatura emozionale di ogni scena.
Stefano Loria
Following Valentina Biasetti's painting for many years, I remember young bodies surrounded by multicolored halos that enveloped them like thundering electric rainbows. They were overpoweringly evoked figures, placed within a neutral white space, suggesting a promise of happiness and fullness, as if they were waiting in an impending Aquarian Age.
Even the recent works keep active the flaming tension between super-precise description-almost aseptic, documentary-and an explosion of energy poured within the air of the work. The result is a show of powerful magnetism, with great atmosphere offered to the viewer's gaze. I think of a Boards of Canada record cover (Music has the right to children) invested with the warmth of more vivid vibrations. Not a vision frozen in the distance of a frozen moment, but an episode in the making, open to future transformations.
In the works shown in this solo exhibition,Valentina continues her original research: through the tools of drawing and painting she addresses the theme of the female figure placed in an abstract and timeless situation. Each presence is fixed within an essential theatricality (but with special attention to the damask fabrics that hide the bodies). Often the protagonists of the paintings stand near a body of water and seem to be affected by the anxieties conveyed by this doubled dimension. They are figures placed within a colorful enigmatic haze, a kind of pink or orange vapor that makes the whole situation very dreamlike and charged with latent anxieties (pay attention to the intertwined hands holding a vase with mysterious contents).
Valentina Biasetti's visual narratives are the fruit of a powerful mind, capable of processing and reworking in a personal key many different suggestions from the imagery of Pop Art, advertising, and the most experimental cinema, transforming them into concrete representations. The artist exercises an iron control over every detail of the images she produces, yet in this case the technique does not generate cold works; on the contrary, Valentina Biasetti always manages to save in her emblematic vestals a fragile quality, a spark of emotion that keeps the emotional temperature of each scene high.
Stefano Loria
Valentina Biasetti (Parma 1979) ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bologna dove si è laureata con lode nel 2005. Dal 2002 inizia la sua attività espositiva in gallerie private e spazi pubblici, la selezione finalista ai principali concorsi d’arte Nazionali/Internazionali e fiere d’arte. La sua ricerca si sviluppa come un discorso sulla progressiva perdita d’identità della figura e degli oggetti rappresentati in relazione allo spazio che li circonda. Pieni e vuoti sono il tema del dialogo immaginario che si svolge in una dimensione quasi surreale, muta e silenziosa, uno spazio sospeso e atemporale che si presenta come luogo dell’Assenza. Tra le attività recenti e importanti del 2024 la partecipazione solo show ad Artefiera Bologna con la Galleria Quam, la mostra personale “La carne delle nubi” presso la UMA Gallery di Novara e la mostra personale “Si sogna prima di contemplare” alla Galleria QUAM di Scicli a cura di Albero Mattia Martini. Tra le principali esposizioni personali e collettive negli anni passati ricordiamo, Zaion Gallery (BI), The Blender Gallery, Athens (Atene), Pinacoteca di Varallo e Museo, Varallo (VC), Galleria Cartavetra (FI), Galleria Gare82 (BS), No Title Gallery (VE).
Valentina Biasetti (Parma 1979) attended the Academy of Fine Arts in Bologna where she graduated with honors in 2005. Since 2002 she began her exhibition activity in private galleries and public spaces, finalist selection at the main National/International art competitions and art fairs. Her research develops as a discourse on the progressive loss of identity of the figure and objects represented in relation to the space that surrounds them. Fills and voids are the theme of the imaginary dialogue that takes place in an almost surreal, mute and silent dimension, a suspended and timeless space that presents itself as a place of Absence. Among 2024's recent and important activities is the solo show at Artefiera Bologna with Quam Gallery, the solo exhibition “La carne delle nubi” at UMA Gallery in Novara and the solo show “Si sogna prima di contemplare” at QUAM Gallery in Scicli curated by Albero Mattia Martini. Major solo and group exhibitions in the past years include, Zaion Gallery (BI), The Blender Gallery, Athens (Athens), Pinacoteca di Varallo and Museum, Varallo (VC), Galleria Cartavetra (FI), Galleria Gare82 (BS), No Title Gallery (VE).