What the Maids See at Night

The hotel draws them back after working hours, when it’s dark out. No longer in their aprons, with no overloaded carts to push around, made up and dressed for an evening out, perhaps to find someone with whom to share a life, or at least a few hours.

They avoid the lobby. Illegally copied passkeys allow access to the service entrance ‘round the back. They ascend to the higher floors in the freight elevator, move like shadows through zones where no surveillance cameras indiscreetly blink their red eyes. Soundlessly they wander the carpeted halls where they spend their days and earn their keep.

'What happens in these spaces when I’m not present?' is their common thought. 'Who occupies the quarters where I've spritzed my various fluids, passed my dust-rag and mop? What traces of themselves will they leave for me to clean up tomorrow after check-out time? What transpires between the guests’ states of dreamy wakefulness and sleep?'

Keyholes reveal the answers.

***

Ciò che vedono di notte le cameriere

L'hotel le induce a tornare dopo il turno, di notte, al buio. Si sono spogliate i grembiuli. Non manovrano carrelli sovraccarichi di prodotti per la pulizia. Sono truccate e vestite per uscire, magari per trovare qualcuno con cui condividere la vita. o perlomeno qualche ora.

Per entrare usano abusivamente la chiave universale. Evitano la hall, salgono verso i piani superiori con l'ascensore di servizio, dove sono ciechi gli occhi rossi e indiscreti delle telecamere di sicurezza. Silenziose girano per i corridoi a loro volta zittiti da moquette dove passano le loro giornate e si guadagnano da vivere.

'Cosa succede in questi interni quando non sono presente?' è il loro comune pensiero. 'Chi abita questi vani dove ho schizzato i miei vari fluidi e passato il cencio? Quali tracce si lasceranno dietro i graditi ospiti? Cosa mi toccherà pulire domattina dopo le 11? Cosa traspira tra i loro stati di sonnolenta veglia e sogno?'

I buchi delle serrature danno le risposte.

matthew licht