A Guest Book
Few hotels are able, or want to, remember every guest who's stayed within their spaces. Rare is the establishment that will put a Guest Book on prominent display in its lobby.
An hotel's Guest Book is like an individual person's memory, in which thoughts and images are stored for an illusory eternity. Some people foist their scrapbooks on unsuspecting and often unwilling visitors, others prefer that their lives’ secrets remain so. The tangible records of most people's existences have boredom and depression in common.
Not many Hotel Guest Books would reward close scrutiny with anything other than banal nostalgia and unsatisfiable curiosity.
In the last century, at the dawn of a modern dictatorship, on an island known mostly as the setting for an earlier tyrant's temporary exile, a boarding house was carved out of a truncated tower originally built to guard nearby salt pans from marauding seagulls.
The people in these pictures might've retreated to the island to seek respite from the mainland's suffocating totalitarian atmosphere. They seem enviably happy to be where they are, just then.
Their airy oasis falls ever further into disrepair as the surrounding marsh reclaims its territory. The Salt Tower's Guest Book was recently discovered by graffiti artists. The tore out the pages they liked, and tossed the remaining hulk into the bay. They sold the glossy prints at a flea market, spent the profits on black- and day-glo spray paint.
***
Un Libro degli ospiti
Pochi hotel possono o vogliono ricordarsi di ogni ospite che ha soggiornato nei loro spazi. Raro è l'albergo che mette un Libro degli ospiti in bella mostra nella hall.
Il "guest book" di un hotel è come la memoria di una persona, nella quale pensieri e immagini vengono immagazzinati per un illusorio futuro. Alcuni rifilano questi loro album su vittime innocenti e ignare venute in visita, altri preferiscono che i loro segreti rimangano tali.
I resoconti di molte vite umane hanno in comune la noia e la depressione.
Di solito i registri di ospiti d'hotel ripagano l’attento scrutinio solo con banale nostalgia e inappagabile curiosità.
Nell'ultimo secolo, agli albori di una forma di dittatura senza precedenti, su di un'isola nota più che altro come luogo d'esilio temporaneo di un antecedente tiranno, una sorta di pensione fu ricavata da una torre nana costruita per proteggere le circostanti saline da gabbiani.
Le persone in queste immagini forse si saranno rifugiate sull'isola per avere una tregua dall'atmosfera soffocante e totalitaria della penisola. Sembrano invidiabilmente allegri di trovarsi lì dove sono in quel momento.
Il loro arioso oasi ora è un rudere. La palude si riprende con calma il territorio edificato. Il registro della Pensione Torre Salina è stato trovato da graffitari. Hanno strappato le pagine che gli sembravano fighe e scaraventato il resto nella baia. Hanno venduto le vecchie foto al mercato delle pulci per potersi comprare bombolette spray in nero e colori fluo.