The Silentest of All
An eerie quiet o'erhangs The Silent. A darkness, too. There is no neon sign to indicate that the building is a hotel, or that there might be vacant rooms available inside. Weary motorists, itinerant businesspeople and tourists, ordinary hotel customers in general, wouldn't be welcome here anyway.
There is no parking lot, no swimming pool, no restaurant or coffee bar. Color TVs in every room? Forget it.
"Guests" are brought to this place by automobile. More specifically, a big black limousine driven by a man in livery. He plays chauffeur to people who hold positions of power in the so-called real world. They're mostly women, who have nothing to do with politics, industry or commerce.
The Silent has something in common with the Foreign Legion, which isn't geographically too far away. Those who enter abandon their identities and are assigned a new one: prisoner, bound and gagged.
Rates ain't cheap. Grub ain't included. No champagne, water.
Unlike real-world prisons, however, inmates may decide the length of their stay.
You won't hear about The Silent. The Silent hears about you, perhaps, and sends an engraved invitation. "Guests" who dare speak about The Silent get the silent treatment, forever.
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L’Hotel più silenzioso di tutti
Una sinistra quiete incombe sul Silent. Assieme ad una inspiegabile oscurità. Non vi è una insegna al neon che indichi che lo stabile sia un hotel, o che vi potrebbero essere delle stanze disponibili. Automobilisti stanchi, gente d'affari in viaggio e turisti, insomma la solita clientela d'albergo, comunque non sarebbero qui i benvenuti.
Non c'è parcheggio, né piscina, né ristorante o bar. Tivù a colori in ogni stanza? Scordatelo.
Gli "ospiti" vengono portati qui in una impressionante limousine nera guidata da un uomo in livrea. Fa da autista a persone che occupano posizioni di potere nel cosiddetto vero mondo. Sono per la maggior parte donne, che non hanno niente a che fare con la politica, l'industria o il commercio.
Il Silent somiglia alla Legione Straniera, cui sede non è geograficamente distante. Chi si presenta lì rinuncia alla propria identità per farsi assegnare un'altra: prigioniero bendato e imbavagliato.
Le tariffe sono alte. I pasti non sono inclusi. Niente champagne, acqua.
A differenza delle carceri reali però, gli internati hanno la facoltà di decidere la durata del loro soggiorno.
Non sentirai parlare del Silent. Il Silent sentirà parlare di te, forse, e invierà per telegramma un invito. Agli "ospiti" che aprono bocca viene inflitta a vita la tortura del silenzio.