Splendide/Sordide

The Master’s supremely popular TV show often featured skits set in two imaginary hostelries, the Splendide and the Sordide.

At the Splendide, the sun always shone, the pool was always full and sparkling, the food was good, the service impeccable, and young women in bikinis passed by in a continuous happy parade. 

Things were different at the Sordide.

Doddering waiters spilled soup on guests' heads.

Sexy maids ignored their requests.

Surly receptionists mocked their clothes and accents. 

Racy adventures in hotels heavenly and hellish go wordlessly by, amid incomprehensible but inarguably human noises. Bassoons and bass clarinets tootle the actors and dancers through their paces. Canned laughter explodes at revealed buttocks and cleavages, ambiguous situations, embarrassing pratfalls.

The Master looks into the lens as though to ask, "Has the world gone mad?"

A chambermaid passes by with a jiggle and a smile and the answer is obliviated.

The Master made many people laugh, which isn't easy. Sight gags are a universal language which brings people together and makes problems disappear, if only for a moment or two. Laughter's free.

Comedians' lives are rarely hilarious. The Master died alone. At his home, not in a hotel.

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Splendide/Sordide

Nella sua popolare trasmissione televisiva Il Maestro includeva spesso degli sketch basati in due immaginari hotel, Lo Splendide e Lo Sordide.

All'Hotel Splendide, il sole scintillava nei riflessi della piscina sempre aperta, i pasti erano squisiti, il servizio ineccepibile, e giovani Miss in bikini sfilavano in una continua allegra parata.

All'Hotel Sordide era diverso.

Camerieri dementi sbrodolavano zuppa sulle teste degli ospiti.

Cameriere sexy ignoravano i loro appelli d’aiuto.

I manager snob sfottevano i loro vestiti e accenti.

Scottanti e imbarazzanti avventure in alberghi paradisiaci o infernali passano senza una parola, tra rumori incomprensibili ma indubbiamente umani. Faggotti e bassoclarinetti smuovono gli attori e danzanti. Risate preregistrate esplodono a ogni natica o seno svelato.

Il Maestro guarda dentro il teleobbiettivo come se volesse domandare al grande pubblico là fuori, "Ma il mondo è impazzito?"

Passa sculettando una cameriera sorridente e la risposta non importa più.

Il Maestro ha fatto ridere un sacco di persone, e ciò non è facile. Le gag senza parole sono un linguaggio universale che unisce la gente e fa sparire problemi, fosse solo per qualche attimo. Le risate non costano niente.

Le vite dei comici di solito non fanno ridere. Il Maestro è morto solo. A casa sua, non in un hotel.

matthew licht