RoCoKòKranepùl: Bis del Guest Artist Andrea Conti

(Numero speciale labronico/Only Livornese this week)

Uno degli hotel più bislacchi è sicuramente il Kranp. di Altrove

Nei meandri della ridente cittadina labronica, per grazia del caso ci possiamo imbattere in uno spazio temporale che ci introduce in questa struttura.

Si narra che le origini dell'edificio risalgono ai tempi del barocco, ove l'edificio si presentava a forma di fava. Da un vecchio libro abbiamo trovato una conversazione che ci confermerà il tutto, e pergiunta la nascita del periodo storico successivo.

Da:

I ragazzi del muretto ai tempi del Barocco.

Poco prima del Rococò.

Conversazione tra due Maestri, avi di due Maestri contemporanei labronici:

F.M.S: Caro amicae mio, pensavo che, visto la tua maestria evoluta si tanto bene assai, con i colori ed i pastelli, potreste finalmente eseguire con tale tecnica, una bella Fava stiappona all'interno di questo edificio, magari nella cappella, ecco.

D.C: Ti ringrazio delle belle parole, amicae mio, prenderò in considerazione codesta proposta, se mi delizierai mentre eseguo l'opera, con una composizione per flauto, pensavo a qualcosa tipo 'Aqualung' dei Jethro Tull.

F.M.S: Ehm, guarda, ti voglio bene ed è per questo che non ti infilo il flauto di traverso nel rococò

Nacque a breve un nuovo periodo chiamato appunto Rococò. 

Tornando ad oggi, la struttura la si può raggiungere, sempre se si entra nello spazio temporale, per mezzo di un treno o di auto. Intorno vi sono ettari di prati un bosco, sparsi sin dagli albori si possono ascoltare musici famosi che spesso vengono qui a staccare con la vita moderna che logora loro. Dopo che Enola Gay sganciò la bomba, i resti dell'edificio furono modificati dal Maestro Voltolino Fontani in stile Eiaista. Si narra che molte scene di film inedite sono state girate in seguito all'interno, persino la conversazione di Truffaut con Hitchcock in un primo momento fu avvenuta qui. Appena si arriva, alla reception si è accolti da un robot nei panni di cappuccetto rosso, che offre subito un cocktell a base di Vov.

A l'interno vi sono corridoi e stanze in quantità che manco Versailles; nella parte centrale al piano terra, sono tre grandi piani, troviamo una enorme cucina, nella quale cuochi famosi si alternano a creare cibi favolosi per gli ospiti.

Ultimamente, dopo la visita di Ferran Adrià, c'è un Artista talentuoso eclettico che si cimenta ai fornelli, si tratta del Maestro F:M.Sardelli, impeccabile direttore d'orchestra, responsabile dell'archivio Vivaldi, eccelle persino nella pittura e nel disegno anche fumettistico. Il Maestro, abile ai fornelli, si diletta in ricette prelibate con l'aiuto del Maestro D.Caluri ottimo fumettista e disegnatore; ultimamente i due si son fissati con il Grongo, e il Sardelli mentre cucinava ha composto una deliziosa sinfonia dal titolo:

Flute di traverso

Concerto per Grongo n°1

Allegro ma non troppo, con sottofondo Pop.

Molte auto tipo Trabant e Ds sono convertite elettriche che appena si scaricano passano a consumo di Vov. e sono a disposizione degli ospiti.

La sera all'ultimo piano c'è una grossa discoteca dove un pronipote segreto di Beethoven, sordo anche lui, fa il dj e senza saperlo mixa musica classica punk e ogni sorta di genere, scegliendo i vinili i base al gusto per la copertina.

Se avete qualcuno che vi è ostico potete mandarlo a quel paese ma se incontrate qualcuno al quale volete bene mandatelo pure affAltrove, un rococò delizioso.

matthew licht