KraneBooks

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There are bookshops in train stations and airports. Museums practically depend on them for their survival. Even bookshops got their own bookshops these days. So what’s strange about a bookshop in a hotel?

This is The Kranepool. Anything run-of-the-mill is not at home here.

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Research conducted in secret by The Management revealed that certain guests booked Suites at the Kranepool in order to read in peace, with no distractions.

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“Sorta like closed-circuit X-rated movies and vibrating mattresses in the rooms, and condom- and tickler dispensers in the toilets,” a Manager explained. “Some guests are drawn by anything that creates an atmosphere of the alluringly forbidden, in a locale suffused by an almost shamefully agreeable private intimacy. We give ‘um what they want.”

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Kranepool guests who read eschew bestsellers, coffee table tomes, fashion magazines and self-help literature. No Vampire Fiction, neither.

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“They go for some pretty abstruse volumes,” says Mr AA. “Books I don’t remember ordering. On some days, my eyebrows get a workout.”

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Mr AA curates the merchandise and works the cash register.  “I’m better at the second part, because I used to play the organ in a structure of worship,” he says.

Mr AA’s native land is far, far away. At least from the Kranepool.

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Customers tend to wear monochrome fabrics. They smell like an idea of dissipated beauty. They’re not noisy at all.

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“They seem lighter when they leave,” Mr AA says. “Or maybe less substantial is a better way to express it. Whether they walk out with a non-plastic sack full of books or empty-handed, it’s like they’ve left something of themselves behind. And they sound kinda sad when they say thanks. But at least they all say thanks.”

Needless to say, Mr AA prizes politeness.

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***

KraneBooks

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Ci sono librerie nelle stazioni dei treni e negli aeroporti. I musei sopravvivono grazie alle loro librerie. Anche le librerie hanno le proprie librerie, a questo punto. Quindi cosa c’è di strano in una libreria dentro un hotel?

Siamo al Kranepool. L’ordinario non è di casa qui.

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Ricerche segrete condotte da La Gestione hanno rivelato che alcuni graditi ospiti prenotano suite solo per potervi leggere in pace e senza distrazioni.

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“Un po’ come film per soli adulti in tivù e materassi massaggiatori nelle stanze, e macchinette di preservativi e aiuti coniugali nelle toilette,” spiega un Manager. “Alcuni graditi ospiti sono attratti da atmosfere affascinanti e proibite, in un luogo permeato da una piacevole intimità. Noi glielo forniamo, ecco.”

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Gli ospiti letterati del Kranepool evitano i bestseller, libri da tavola, riviste di moda e manuali fai-da-te.

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“Prendono dei volumi piuttosto astrusi,” dice Mister AA. “Libri che non ricordo di aver ordinato. Certi giorni faccio flessioni con le sopracciglia.”

Mister AA è curatore della mercanzia e fa anche la cassa. “Sono più bravo a pigiare tasti,” dice. “Prima di lavorare qui suonavo l’organo in una struttura spirituale.”

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I clienti dalla libreria Kranepool tendo a indossare tessuti monocromi, e a profumare di un’idea di bellezza dissipata.

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“Sembrano alleggeriti quando escono,” dice Mister AA. “O forse sarebbe più preciso dire, meno sostanziosi. Non importa se hanno comprato un saccone, rigorosamente non di plastica, pieno di libri, o se sono a mani vuote: è come se avessero lasciato indietro qualcosa di se stessi. Ma dicono tutti grazie.”

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matthew licht