The Tomb Hotel
One person’s nightmare is another person’s soothing weekend.
Imagine being immobilized, slightly (or massively) crushed and blindfolded in a sound-proofed room. You can continue to breathe, as long as you don’t panic. Wait (as if you had a choice). There’s a slight change of air-pressure. Someone’s entered your Tomb Suite. Room service? You don’t recall ordering room service. A member of the waitstaff approaches, on staggeringly high heels…
Relax. The friendly chambermaid just wants to make sure you’re OK. She’ll sit on the sofa a while and read a few pages of her book, The Magic Mountain. Time for some eerie togetherness, lost in your separate dreams.
High in the Swiss Alps, out on an elegant hotel’s sun-porch, guests who suffer from lung disease are tightly wrapped in camel-hair blankets. The mountain air does them good. The squeezings of carrots, beets and blueberries suggest renewed health and the possibility of a return to the world of the living in the valley below. A beautifully sinister Nurse approaches. Her heels clack on the terrace’s wooden boards. That’s not a teapot she’s carrying.
You travel back in time, to a school excursion to the Anthropology Museum downtown. Teacher was so tall, so strict. You and your little friends stared in silence, appalled and fascinated by the shrunken heads, the little children sacrificed to the gods of the volcano, the African kings and queens who spent their entire lives on this Earth in preparation for the eternal life of the tomb.
The chambermaid closes her book. Sir? Madam? Please remember that check-out time is 11 a.m. If you aren’t out of here by then, you will be charged for another day. And another. And another. And…
Ha ha haaaaaa!
***
Hotel Tomba
L’incubo di una persona è un tranquillo fine settimana per un’altra.
Immagina di essere immobilizzato, leggermente (o pesantemente) schiacciato e bendato in una stanza insonorizzata. Puoi continuare a respirare, se non ti fai prendere dal panico. Aspetta (come se tu avessi scelta). C’è una lieve perturbazione nell’ambiente. Qualcuno è entrato nella tua Tomba-Suite. Servizio in camera? Non l’hai mica richiesto. Un membro del personale si avvicina, su tacchi vertiginosi…
Rilàssati. La cameriera d’albergo carina e gentile vuole solo controllare che tu stia bene. Starà un po’ sul divano a leggere qualche pagina del suo libro, La montagna incantata. Starete inquietantemente insieme, ognuno perso nei propri sogni.
In mezzo alle Alpi, ospiti d’albergo malati di polmoni stanno sdraiati al sole sulla veranda, avvolti in dense coperte di cammello. L’aria di montagna gli fa bene. Centrifughe di carote, barbabietole e mirtilli accennano a rinnovata salute, alla possibilità di un ritorno al mondo dei vivi giù a valle. Un’infermiera sinistramente bella si avvicina. I suoi tacchi alti battono sul legno del terrazzo. Non è una teiera ciò che ha in mano.
Torna indietro nel tempo, a una gita scolastica al Museo Antropologico in centro. Tu e i tuoi piccoli compagni osservate, affascinati e inorriditi, le teste rimpicciolite, i bambini sacrificati agli dèi del vulcano, i nobili di un impero africano che passavano le loro vite terrestri in preparazione per l’eterna vita della tomba.
La cameriera chiude il suo libro. Signora? Signore? La preghiamo di ricordare che il check-out si effetua alle undici di mattina. Se non libera la camera entro quell’ora dovrà pagare un’altra notte, e poi un’altra, e poi un’altra, e… Hahahahaha!