The Lifeguard’s Tale

Few guests at the Kranepool realize the hotel has a pool. Because it doesn’t, at least not on the premises. 

Management has posted a sign reasonably near the Reception Desk. “Guests who wish to take a refreshing dip may do so free of charge at the Hans Bellmer Natatorium in nearby Lower Chilton.” The map of that neighborhood bears an arrow and an X. 

I’ve been Bathing Master at the Bellmer a long time. The pool was built by an eccentric industrialist obsessed with German “Degenerate” art. Works from his collection decorate the facility. 

pool 2 ass.jpg

The trouble began in the locker rooms. Bathers from Hotel Kranepool complained they were being spied on. No other pool-users had this problem. 

Among a Bathing Master’s chores is to sanitize surfaces at day’s end. I know the Bellmer’s floors and tiles intimately. One evening, as I sloshed the rag in a pleasant trance, I heard a dry click, and got the feeling

You know how it is. Your skin crawls. You whip around, and no one’s there. But someone’s there. And you feel you shouldn’t be.

glass corner doll 2.jpg

The sound came from the Women’s locker room. I don’t go in there during the day, of course. But the pool was officially closed. 

The mop became a spear. “Hello? Anyone here? Need help?” 

“No one will help me.” The voice was a little girl’s.

cabanas doll.jpg

Bare feet showed under cabin 7’s door. They were clean, but not exactly human. “Listen, if you’re homeless, you can sleep in the infirmary,” I said. “But you mustn’t peep on hotel guests who come here to swim. Why only hotel guests, anyway?”

“I want to go to the hotel with them. I don’t want to have to stay here forever, the way my owner wants me to. The chlorine’s bad for my skin. But when I plead, they run away, nude. Am I so frightening?”

She opened the cabin door. “Well yeah, kind of,” I said.

“Take me to the Kranepool,” she said. “Please.”

doll with lifeguard.png

“Let’s go,” I said. “Uh, got any clothes?”

“Wrap me in a towel.”

"Uh, got any clothes?"

"Uh, got any clothes?"

She was heavier than she looked. Our trip to the nicer part of town was awkward, to say the least. People stared. When we arrived it was twilight. The guests were in their rooms to rest up for the night ahead. The lobby was deserted. The Reception Clerk was lost in a long-distance chess game. 

plaster girl doll.jpg

“Where do you want to be displayed?” I asked her. 

“Take me to the maintenance closet in the attic,” she said. “Nail me to its back wall. I’ll be happy there.”

"Better use the Service Stairway."

"Better use the Service Stairway."

“Won’t you be awfully lonely? No one’ll be able to look at you.”

“I won’t have to see them, either. But you can come visit me any time.”

The work was unpleasant, but she didn’t scream or bleed.

strange closet dolls.jpg

When I went to see her on my next day off, she was gone. I asked the Reception Clerk if there’d been any complaints of eerie voyeurism, or if he’d noticed anything untoward. 

He gestured for me to lean in, and whispered, “Guests in the Presidential Penthouse Suite said they heard disquieting tap-dances on the ceiling late at night. The word spread. Reservations were canceled. Why? Do you know anything about it?”

“Not me,” I said. “I’m only a lifeguard. Just curious, is all.”

Haven’t set foot in the Kranepool since.

***

La storia del bagnino

Pochi ospiti al Kranepool si rendono conto che l’hotel ha la piscina. Perché non ce l’ha, almeno non sulla proprietà.

La Gestione ha affisso un’insegna non lontano dal banco della reception. “I graditi ospiti che desiderano fare un rinfrescante tuffo possono farlo senza spesa aggiunta alla Piscina Hans Bellmer.” In basso c’è una mappa con freccia e X.

Sono da tempo il Capo Bagnino alla Bellmer. La struttura fu commissionata da un industriale eccentrico, ossessionato dall’arte “degenere” tedesca. Opere dalla sua collezione abbelliscono la struttura.

pool ecstasy shadow rays.png

Il guaio è iniziato negli spogliatoi. Bagnanti giunti dall’Hotel Kranepool si lamentavano di essere spiati. Nessun altro aveva questo problema.

Tra le mansioni del bagnino è disinfettare le superfici a fine giornata. Conosco intimamente i pavimenti e le mattonelle della Bellmer. Una sera, mentre passavo il cencio assorto in un piacevole trance, sentii un rumore secco, e fui colto dalla sensazione.

Sai com’è. Ti si accappona la pelle. Ti giri di scatto, e non c’è nessuno. Ma qualcuno c’è. E sai che tu non ci dovresti essere.

pool w tits.jpg

Il rumore era venuto dallo spogliatoio delle donne. Non ci entro di giorno, naturalmente. La piscina era ufficialmente chiusa.

Il mocio diventò una lancia. “C’è qualcuno? Serve aiuto?”

“Nessuno mi vuole aiutare.” Una voce da ragazzina.

pool:hot tub doll.jpg

Da sotto la porta della cabina 7 erano visibili dei piedi nudi. Erano puliti, ma non proprio umani.

“Senti, se sei senzatetto, puoi dormire nell’infermeria,” dissi. “Ma devi smetterla di spiare gli ospiti dell’albergo che vengono per nuotare. Perché solo quelli, già che ci siamo?”

“Vorrei andare all’hotel con loro. Non voglio dover stare qui in eterno, come vuole il mio proprietario. Il cloro nuoce alla mia pelle. Ma ogni volta che mi presento, scappanoi. Sono così spaventosa?”

Aprì la porta della cabina. “Ehm, un po’ lo sei,” dissi.

“Portami al Kranepool,” disse lei. “Per favore.”

skylight doll.jpg

“Andiamo,” dissi. “Uhm, hai dei vestiti?”

“Avvolgimi in un asciugamano.”

Era più pesante di quanto sembrasse. Non era uno scherzo sfacchinarla verso i quartieri alti. La gente ci fissava. Arrivammo al crepuscolo. Gli ospiti erano a riposarsi per la serata. La hall era deserta. L'addetto alla reception era immerso in una partita di scacchi a lunga distanza. 

fish doll.jpg

“Dove vuoi essere messa in mostra?” le chiesi. 

“Portami su nell’attico” disse. “Inchiodami dentro l'armadio degli attrezzi. Lì sarò felice.”

“Non ti sentirai terribilmente sola? Nessuno ti potrà vedere.”

“Nemmeno dovrò vedere loro. Ma tu potrai venirmi a trovare quando vuoi.”

Affiggere una figura lignea ripugnantemente sexy era un lavoro truce, ma lei non urlò né sanguinò.

strange closet dolls 2.jpg

Quando andai a visitarla nel prossimo giorno libero, era sparita. Chiesi al reception se c’erano state lamentele per voyeurismo misterioso, o se avesse notato qualcosa di strano.

Mi fece cenno di avvicinarmi. Sussurrò, “Ospiti nella Presidential Penthouse Suite hanno sentito inquietanti passi di tip-tap dal soffitto, la notte. Si è sparsa la voce. Sono state cancellate delle prenotazioni. Perché? Ne sai qualcosa?”

“Io? Sono solo un bagnino,” risposi. “Una curiosità, tutto qui.”

Da allora non ho messo più piede al Kranepool. 

matthew licht