Corredo nuziale
Le mutande come pretesto, come oggetto, come provocazione ironica, come simbolo femminile, come riflessione intima. Da “mutare”, le mutande in questo progetto scandiscono i giorni di un periodo prettamente femminile, i 28 giorni del ciclo mestruale.
Descrivono e ritmano il loro alternarsi giornaliero e mutevole fatto di simboli; il legame con il corpo - l’interazione che ha con l’Altro - è il racconto di momenti , che possono essere futili o importanti. Ognuna ha una sua vita ed è di questo che parlano.
Rosita D'Agrosa
Rosita D’agrosa è nata a Polla, Salerno, nel 1989, vive e lavora a Firenze. Il suo percorso artistico inizialmente legato ad un linguaggio pittorico figurativo, negli ultimi anni cambia radicalmente approccio ai materiali e media artistici utilizzati. La sua è una ricerca concettuale fondata sul tentativo di dar vita ad un alfabeto in codice fatto di simboli depositati su materiali che non nascono per essere artistici. Fa uso di teli anticamente adoperati come assorbenti dalle donne provenienti del corredo nuziale della nonna. Dipinge degli acquerelli che successivamente cuce sugli assorbenti e sulle lenzuola degli anni ’50 sulle quali interviene con il ricamo riportando una tradizione familiare al di fuori del contesto.