As Above so Below
l mondo come puzzle
è talmente forte la tentazione di distribuire
il mondo intero secondo un unico codice.
una legge universale reggerebbe l’insieme dei fenomeni:
due emisferi, cinque continenti, maschile e femminile,
animale e vegetale, singolare plurale, destra sinistra,
quattro stagioni, cinque sensi, cinque vocali,
sette giorni, dodici mesi, ventisei lettere.
purtroppo non funziona. non ha neppure mai
cominciato a funzionare.
non funzionerà mai.
ciò non impedisce tuttavia che si continuerà
per ancora chissà quanto tempo
a dichiarare l'appartenenza del tale o del talaltro animale
a una determinata razza a seconda se ha
un numero dispari di dita
o delle corna ricurve.
Georges Perec
In che modo ordiniamo i fenomeni? Guardando il quotidiano, l'ordinario, l'infra-ordinario attraverso la memoria autobiografica, i codici fondamentali di una cultura che impongono a priori un ordine alla nostra esperienza possono sembrare categorie vaghe e frammentarie.
Mentre le classificazioni dovrebbero rassicurare appartenenze e legami indiscussi, la circoscrizione della nostra visione ci porta a un intreccio continuo: invarianti celati che coabitano con sedimenti di ricordi, associazioni, legami, che spesso negano una disposizione logica.
Invece di un inventario - illusione di conquista - un combinatorio può rivelare una sorta di parentela tra noi e cosa ci circonda, la concretezza del mondo, anche se disperso in un puzzle.