Spazio come contenitore di possibilità
Nato nel 2010 all’ interno dell’omonima associazione ad opera di Federico Fiori e Francesca Lenzi, NUB Project Space è un progetto che già dal nome declina il proprio DNA. Spazio come vetrina per eventi di arte contemporanea ma soprattutto di sperimentazione musicale ad opera di artisti non completamente affermati presso il grande pubblico ma il cui lavoro costituisce una indubbia ipotesi creativa d’interesse. Workshop, performance, live set, residenza artistica sono gli strumenti attraverso i quali si sviluppa la programmazione delle attività che comunque si muova tiene ben fermo il suo centro di gravità intorno alle possibili e molteplici forme di espressione del paesaggio sonoro.
Le stanze di una vecchia tipografia nel cuore di Pistoia sono diventate un laboratorio aperto, uno spazio ibrido dove una molteplicità di linguaggi ha trovato il suo luogo naturale di evidenza. Non si pratica un radicamento intorno a stili o aree fisse; l’attività di NUB si sposta dinamicamente e mette in evidenza ogni latitudine del paesaggio sonoro contemporaneo.
Registrazioni sul campo, relazioni fra suono, ascolto e sfera quotidiana, azioni del corpo e suono, fusione tra musica ed uso della parola sono soltanto alcune delle chiavi di ricerca che trovano ospitalità nel programma di NUB. Le diverse tecniche operative praticate dagli artisti ospiti sono quanto di più diverso lo scenario offra ma, tanto che si spazi dall’ elettronica pura alla manipolazione di oggetti, la programmazione riesce a seguire un fil rouge preciso che tiene la rotta. La diversa tipologia degli eventi riesce a coinvolgere un panorama internazionale di artisti ognuno dei quali arricchisce il patrimonio della sperimentazione sonora col suo proprio alfabeto declinato spesso in forme inusuali.
Da qualche tempo NUB è diventato anche contenitore fisico del progetto FANGORADIO, una web radio organizzata attraverso una fitta rete di collaboratori ognuno dei quali gestisce un proprio spazio nel palinsesto generale. Non a caso FANGORADIO ripropone, addirittura moltiplicandoli, quei caratteri di apertura e dinamicità che caratterizzano l’attività di NUB Project Space offrendo agli ascoltatori il più trasversale dei viaggi nell’ universo musicale.
Federico Fiori risponde ad alcune domande:
Come è nata l’idea di dar vita a NUB?
E’ nata in modo spontaneo, il naturale sviluppo del nostro interesse verso la sound art, la musica sperimentale e tutti quei linguaggi fuori formato. Proprio il prossimo ottobre saranno 10 anni di attività e in questi anni le cose sono molto cambiate in Italia, se da un lato è cresciuto l’interesse verso queste forme artistiche, dall’ altro sono diminuiti gli spazi che si concentrano su questo tipo di proposte. Nel nostro piccolo cerchiamo di tenere duro e portare avanti le nostre idee.
Mi descrivi NUB?
NUB è un progetto aperto, ibrido, propone una programmazione di eventi legati all’ arte contemporanea, alla musica sperimentale e alla ricerca sonora, coinvolgendo artisti italiani e internazionali. Cerchiamo, da una parte di dare sostegno e spazio agli artisti e dall’ altra di far avvicinare quanto più pubblico possibile. Oltre alla proposta dei concerti ci interessa molto la parte produttiva, ospitiamo residenze di artisti e organizziamo workshop formativi.Fin dall’ inizio è stato un progetto nomade, ci siamo sempre spostati in vari spazi tra Pistoia e Prato, dallo scorso anno ci siamo stabiliti a Pistoia, dove abbiamo aperto un nostro spazio recuperando i locali di una delle più antiche tipografie pistoiesi, in pieno centro storico.E’ un progetto totalmente indipendente che vive della nostra passione anche se da due anni contiamo su un piccolo sostegno economico da parte della Regione Toscana.
Quali sono le aree artistiche nelle quali operate? avete dei concetti/idee guida alle quali ispirarvi?
Come detto sopra, il territorio di intervento principale è sempre stato legato alla ricerca sonora ma essendo un progetto personale mio e di Francesca è anche molto umorale, legato ai nostri interessi che nel corso degli anni possono essere mutati in diverse forme. La linea guida che non è mai cambiata è quella legata alla sperimentazione in ogni sua forma.
In che modo vengono scelti gli artisti/progetti da ospitare?
Non c’è un modo specifico, cerchiamo di proporre quello che riteniamo interessante e soprattutto quello che ci piace!
Quanto riuscite a coinvolgere un pubblico che non sia solo di addetti ai lavori?
Coinvolgere il pubblico con questo tipo di proposte, soprattutto nel territorio toscano e pistoiese in particolare, è sempre molto difficile. Probabilmente ormai, visto i molti anni di attività, abbiamo il nostro pubblico che ci segue con regolarità; ma continuiamo a lavorare per avvicinare quante più persone possibile.
Che rapporti ci sono con lo scenario del suono di ricerca? e con le istituzioni culturali del territorio/nazionali?
Penso che NUB sia inserito abbastanza bene nella scena italiana, abbiamo rapporti interessanti con le altre realtà simili sparse per l’Italia e anche con numerosi artisti e musicisti italiani che passano regolarmente da noi per presentare i loro lavori. Negli ultimi anni è cresciuta anche la scena toscana con numerosi giovani musicisti e artisti che si muovono in questi territori. Non mi vengono in mente altri progetti simili a noi in Toscana, almeno con una continuità di programmazione simile alla nostra. Per quanto riguarda le istituzioni ovviamente la Toscana ha la fortuna di avere Tempo Reale, con il quale abbiamo collaborato in molte occasioni. Proprio da gennaio di quest’anno, da una loro proposta è nato Aundici, un progetto di aggregazione dedicato alla ricerca musicale che ha unito le principali realtà toscane: Ambient-Noise Session, Biodiversità Records, Fango Radio, NUB Project Space, Oltrarno Recordings e Phase. L’idea è quella di racchiudere in un calendario condiviso le iniziative di tutte queste realtà, oltre che favorire scambi e collaborazioni fra di esse. Sul sito www.aundici.it tutte le informazioni.Penso che riuscire a fare rete sia fondamentale per realtà come la nostra, ed è il modo migliore per supportare e far crescere la scena del nostro territorio. Su questo si incentreranno i nostri prossimi progetti.
NUB è anche il motore di rassegne quali Suono prossimo. Ce ne parli?
Si, abbiamo collaborato con Lisca Records alla realizzazione della rassegna Suono Prossimo, a Pietrasanta, per due anni. I ragazzi di Lisca sono amici da molto tempo, abbiamo ospitato più volte uno dei loro principali progetti, VipCancro. La Versilia è un territorio fertile, per certi versi anche più delle nostre zone, per certe proposte c’è molta meno diffidenza e più curiosità. Per mancanza di appoggi istituzionali abbiamo dovuto interrompere il progetto, ma tutt’ oggi condividiamo diverse esperienze con Lisca Records.