Bestiarius immaterialis - Il ghiropardo

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Lo si trova dormiente durante tutto il dì, visto che mai fuoriesce di tana col sole alto nell’azzurro. Lo si ritrova dormiente anche alla notte, durante lo sbattere delle palpebre lunari.

La sua attività principale è, pressoché esclusivamente, vivere il percepimento del sogno: muoversi all’interno dei pianeti orfici con la disinvoltura di un felino che, con elegante passo felpato, si aggira per boschi pieni di ircocervi e chimere, e poi su, nei cieli oscuri dove pterodattili e grifoni s’involano in danze mitologiche, generando raggi di luce che illuminano e disvelano nuove fantasie, nuove immagini notturne.

Il ghiropardo trascorre così tanto tempo a occhi chiusi che il momento della veglia lo avverte come irreale, lo trascende senza consapevolezza e controllo: si sveglia e corre, più veloce del vento, dritto verso la preda, che divinatoriamente già conosce, già ha azzannato al collo, già atterra con forza e già trascina nella sua tana del sonno perpetuo e già ingurgita, già socchiudendo lo sguardo di veglia e calandosi in un nuovo sonno, dove tutto gli appare più vero e dove, soprattutto, sente di avere coscienza del circostante e, specialmente, del suo essere, del suo accadere e dei suoi movimenti interiori.

Vede i flussi nei sogni, ascolta finalmente la vera Voce.


Testo: Andrea Cafarella

Illustrazione: Emiliano Martino


l'immagine di copertina di questo blog è stata realizzata da lucia foti