Sardana-Jaca
Sardana
Nella piazza del paese,
protetti dalla chiesa in pietra e dai tavolini,
si rincorrono i bambini,
mentre un cane si azzuffa con quello di un turista.
Più tardi
si prendono per mano
e ballano in cerchio i genitori.
Catalani sono i colori
del drappo sul davanzale.
Non opporre resistenza al tempo,
lasciarlo passare,
una sera d’estate,
in una località di mare.
Jaca
L’ombra delle montagne riempie il paese di buio, e fa freddo
per restare in giro a giocare al futbolìn.
Prendiamo i nostri bicchieri e torniamo nella casa umida
dove divideremo il letto e i rimorsi
mentre tuo fratello dorme sazio.
Le aquile dei Pirenei evitano di parlare
delle aquile dei Pirenei.
Con il sole negli occhi,
affacciati al parapetto,
facciamo fatica a intravederle.
Eppure sono lì, che volteggiano nella valle,
mentre noi invecchiamo più velocemente dei nostri discorsi
sull’essere vecchi in corpi di giovani.
A Jaca il tempo si prende il suo tempo
per fare i suoi giri
e a volte neanche arriva alla fine
bisogna aiutarlo
conversando al bar
finché la luce ci riscalda.
Federico Mastrolilli (testo e immagini)