La ricetta di pàpalo: Chili Mexicali
La ricetta Pápalo: Chili Mexicali
(avvertenza: non riuscirai ma a fare una tortilla messicana anche semi-decente, figurati un taco come comanda il Signore)
Fai friggere in padella tanta pancetta e salsiccia per ricavarne il grasso. Se sei coraggioso, aggiungi anche strutto di manzo, che il macellaio di fiducia ti regalerà, o almeno ti farà pagare poco. È un’ingrediente imprescindibile. Al grasso liquido e caldo, aggiungi qualsiasi polvere di peperoncino o chili che possa conferire un piacevole, quasi violento color arancione, e anche scorza di arancia triturata fine. Togliere la salsiccia e la pancetta rosolata bene, anche i croccantini del grasso di manzo, lasciando in padella tutto l’unto possibile. Buttateci un battuto di cipolle, sedano e peperoni di tutti i colori, abbondante in base a quanti della tribù hai invitato a cena. Spezie e roba piccante a volontà. Polvere di chili messicano preconfezionato al supermercato può anche andare bene. Spezie e erbette fresche sono per cuochi azzardati con pretese sciamaniche; per quelli meno ambiziosi vanno bene foglie rinsecchite. Quando il battuto vegetale prende un’aria stanca e sudata, ed è completamente pregno dello squisito grasso arancione, butta tutto in una pentola più grande, tipo da spaghetti, apri le scatole di fagioli borlotti, buttali, girali e falli scaldare bene. Ora è tempo di cocktail... una parola azteca, dopotutto. Tira fuori dal freezer una lattina di birra fredda da congelare il naso di un inuit (non bisogna più dire eschimese), aprila e versa il primo sorso nel lavabo per le anime dei morti. Il prossimo sorso è tutto per te, il resto finisce in pentola. Magari buttaci dentro anche un’altra lattina. E se hai in frigo una bottiglia semi-piena di vino bianco, aggiungi anche quello, vai. Abbassa la fiammella, vai a bere e ballare, tornando ogni tanto a dare un’occhiata nel pentolone. Quando il look ti sembra giusto e il liquame si sarà ristretto parecchio, aggiungi tutta la ciccia grassolenta cotta, spegni il fuoco e fai riposare tutto. Poi distribuisci il rancio, buttando sopra ogni porzione una manciatina di cipolle verdi a rondelline, o cipolla bianca triturata fine col coriandolo fresco o foglie di qualche altro fronzuto profumato, panna acida se sei gringo fino al midollo. Non mangiare troppo.
Testo tratto dall'ebook: "Occhio cuore Satana" di Matthew Licht (stanza 251, 2014)
Matthew Licht (testo e voce)
Baldomero Fernandez e Carlo Zei (immagini)