To Unknown Shores
The police don’t show up at the Kranepool terribly often, which is how The Management prefers it.
One night a guest called down to the reception desk to report shots fired on the seventh floor. The Night Porter hadn’t heard anything, but thought that if there were shooting going on in the hotel, the matter would best be handled by those authorized to return fire.
Two officers arrived in due course, took in the scanty information, told the Night Porter to watch the stairwell door, and went upstairs in the elevator.
They came back down a short while later.
“An ambulance is on the way,” one of them said. “Tell ’em to go to Room 717. Dead man in there.”
They couldn’t stick around. A liquor store hold-up was in progress somewhere else.
The Night Porter accompanied the medics upstairs and led them to the crime scene, if that’s what it was. Curious, he followed them in.
The corpse sat fully clothed in an armchair facing the glass door that led onto the small balcony. A snub-nosed .38 lay on the wall-to-wall carpet in front of him. The framed pictures on the walls to either side had been utterly destroyed.
“Oscar Wilde syndrome,” one of the ambulance men said as they bagged the corpse and loaded it onto the gurney. “It’s not uncommon, these days.”
The corpse itself bore no sign of violence. There was no blood anywhere, only shattered glass, frame-fragments and shreds of former oil paintings.
“People check into hotels for various reasons,” the other ambulance man said. “A night’s sleep, furtive encounters, secret business meetings…but sometimes they want to take a bit of impersonal blandness to Hell with them when it’s time to go.”
"Mind if I dash off a sketch or two?" The Night Porter whipped out the notebook he kept in his jacket pocket for just such occasions.
"What're you, a sketch artist like in the courtroom?"
"Nah, but I listened to Kim Gordon's latest devastating solo album just a little while ago."
The medic zipped up the gray body bag to end the conversation.
The Night Porter went off-duty before another police crew arrived to document the corpse-less scene, then someone else came to clear away the evidence of whatever’d happened.
Before he started his shift the next evening, the Night Porter went upstairs and let himself into Room 717, which, according to the register, was unoccupied. The walls had been re-plastered. Framed reproductions of Impressionist paintings had been hung there on fresh nails.
***
Ignoti lidi
La polizia non entra tanto spesso al Kranepool, e a La Gestione piace così.
Una notte un ospite telefonò al Reception per dire che aveva sentito degli spari al settimo piano. Il portiere non aveva sentito nulla, ma pensò che se in albergo si sparava, era una faccenda per chi era autorizzato a rispondere al fuoco.
Arrivarono due agenti e assorbirono la poca informazione. Dissero al portiere di notte di sorvegliare la porta delle scale e salirono in ascensore.
Dopo poco tornarono giù.
“Arriva l’ambulanza,” disse uno. “Digli di andare alla stanza 717. Là dentro c’è un morto.”
Non potevano trattenersi. Da qualche parte qualcuno stava rapinando a mano armata una bottiglieria.
Il portiere di notte fece strada ai barellieri. Incuriosito, li seguì dentro la camera.
Il cadavere, vestito, sedeva nella poltrona davanti alla portafinestra che dava sul balconcino. Una .38 giaceva sulla moquette davanti a lui. Le immagini incorniciate sulle pareti erano state totalmente distrutte.
“Sindrome di Oscar Wilde,” disse uno dei barellieri mentre insaccavano il morto prima di caricarlo sulla lettiga. “Succede spesso di questi tempi.”
Il cadavere non riportava segni di violenza. Non c’era traccia di sangue da nessuna parte, solo vetri rotti, frammenti di cornici e lembi di oleografie.
“La gente viene negli hotel per ragioni diverse,” disse l’altro barelliere. “Per dormire, per incontri furtivi e riunioni segrete, o per portare un po’ di banalità spersonalizzata all’Inferno con loro quando giunge l’ora.”
"Vi dispiace se ci faccio qualche schizzo?" Il portiere di notte tirò fuori un quadernetto e una matita.
Il barelliere alzò le spalle e chiuse il saccone di plastica grigia per por fine alla conversazione.
Il portiere di notte smontò prima che arrivasse l’équipe di medicina legale per documentare il luogo del delitto, se di delitto si trattava, e dopo di loro un’altra squadra addetta alle pulizie.
Prima di iniziare il prossimo turno, il portiere di notte andò di sopra ed entrò nella stanza 717 con la chiave universale che, secondo il registro, era libera quella notte. Le pareti erano state invisibilmente riparate, e vi erano state appese delle riproduzioni di quadri impressionisti su chiodi freschi di ferramenta.