Orbite

Sull’isola di Serifos, un’estate, nel piccolo cimitero che si affaccia sul mare dalla scogliera. Tra tombe infestate da erbe secche, spunta tra i sassi e i vetri rotti di qualche lampada votiva, un teschio di un gatto. Mi tornano in mente i versi di John Berger che avevo letto da poco, e che recitano così:

Dove amanti ed erbe

han sparso il seme

nelle crepe del ferro

il ghiaccio rifà ormai i letti


Non cedere però al rimpianto.

L’occhio topesco del pettirosso,

il silenzio strisciante,

questi cauti versi

testimoniano ancora

con la loro circonvenzione

il costante

usufrutto dell’uomo.

(John Berger, Residui. Da “Pagine della ferita” - Greco Greco Editori)


Enrico Bianda, nato a Zurigo nel 1971, ha insegnato all’Università a Firenze e fa da sempre il giornalista. Attualmente conduce un programma di attualità per la Radio Svizzera. Fotografa, mangia e ogni tanto scrive di giornalismo.

Enrico Bianda