Isabella Nazzarri - Visioni estive
Isabella Nazzarri, dalle sue ampolle e alle sue visioni estive, sperimenta il gesto puro della libertà più tecnica per la filosofia: non azioni, con obiettivi fissi in partenza, ma atti, movimenti puri orientati dal farsi cullare dalle deviazioni spontanee e imprevedibili che gli eventi possono prendere. Spesso chiamiamo “caso” ciò che non comprendiamo fino in fondo, se qualcosa avviene improvvisa e inattesa diciamo che “è avvenuta del tutto casualmente”; qui, come nel teatro di Carmelo Bene o di Antonine Artaud, c’è invece la sfida concettualmente più interessante: il caso è spesso l’effetto di azioni che sanno andare oltre il progetto fisso, schematico, quasi protocollare, che ha assunto la teoria dell’azione umana. Se un’azione è tale perché culmina in un obiettivo che era già fisso, questo insegna la filosofia contemporanea, nelle intenzioni di partenza un atto, questo invece dice la teoria del teatro, è tale nel momento in cui è chiaro da dove parti ma non è, perché non deve esserlo, perfettamente chiaro dove 2andrai ad approdare.
Estratto dal testo di Leonardo Caffo “Ancora contro Platone: la libertà della filosofia in pittura”, scritto per la mostra “Clinamen” (Ottobre 2017, Abc Arte, Genova)
Immagini di Isabella Nazzarri
Isabella Nazzarri è nata a Livorno nel 1987. Dal 2012 vive e lavora a Milano.