Diario
Il mio lavoro prende le mosse da un astrattismo geometrico che rielaboro attraverso l’utilizzo di materiali ad esso non convenzionali; l’utilizzo di segni, collage e materiali di recupero si riferiscono ad una dimensione intimistica, una sorta di diario che negli anni è diventato sempre più criptico ed ermetico. Il mio precedente inserimento di frasi e parole è stato via via soppiantato dall’utilizzo di un materiale proprio di una forma di scrittura frammentaria quale è il post-it; quest’ultimo nei miei più recenti dipinti è il materiale costituente principale. Esso viene ricoperto da una fitta trama di gesti pittorici e cancellazioni, fino a nascondere il taluni casi il suo colore originario, che riaffiora solo in piccole e marginali parti del dipinto. Il tema della negazione, o censura è preponderante nella mia poetica, e si esplicita nel tentativo di celare ciò che è sotteso, sia esso una fase esecutiva pratica del fare pittorico quanto piuttosto sensazioni o emozioni. Così vi è il sovrapporsi di stratificazioni gestuali o pittoriche che vanno a cancellare gli strati o i gesti sottostanti, o ancora più drasticamente c’è l’eliminazione di tutto quanto fatto precedentemente lasciando come risultato solo le tracce cromatiche del post-it.
Viviana Valla (testo e immagini)