La poetica dell'impronta
La nostra pelle è una superficie duale, contemporaneamente chiusa a proteggere l'interno del corpo e costantemente esposta verso il mondo esterno. Lentamente e inconsapevolmente il contatto imprime segni, solchi, tracce sugli oggetti che tocchiamo e sulla nostra stessa pelle, diventando specchio di chi siamo, del nostro vissuto, del nostro passato.
Il mio lavoro vuole essere una riflessione sulla pelle come superficie unica e individuale capace di contraddistinguere ogni individuo e di raccontare chi siamo. L’impronta è testimone di un'esistenza che permette di far sopravvivere l'uomo al di là del tempo e della sua spoglia mortale salvandolo dal nulla. Un marchio capace di far incontrare all'occhi una presenza in una assenza, un vissuto, un istante.
Chiara Sacchi
Chiara Sacchi è nata a Pavia nel 1993. Laureata all'Accademia di Belle arti di Brera attualmente studia fotografia presso la scuola APAB di Firenze. I suoi progetti si focalizzano principalmente sulle tematiche legate al corpo, all'identità e alla memoria.